«Piano spiaggia arenato col centrodestra»

Lapenna: in questi anni incontrate difficoltà normative, contro di noi soltanto critiche strumentali

VASTO. «Il piano spiaggia si è arenato nel 2005 per l’ostinazione dell’amministrazione comunale di centrodestra di non voler considerare la specificità del tratto interessato dalla zona Sic (sito di interesse comunitario, ndc) della Marina e la conseguente bocciatura delle autorità competenti». Alle critiche lanciate non solo dalle minoranze consiliari, ma dagli stessi operatori balneari, il sindaco Luciano Lapenna risponde puntando l’indice contro la giunta che lo ha preceduto.

«Stupisce che qualche consigliere dell’opposizione, partecipe di quel naufragio amministrativo, oggi voglia salire in cattedra, dimenticando peraltro tutte le difficoltà normative che si sono sovrapposte in questi anni», prosegue il primo cittadino, «comunque, il Comune nella sua nuova compagine, ha trattato in maniera separata i due tratti dell’arenile, ha adottato i relativi piani spiaggia e ha raccolto le osservazioni degli interessati e le ha inviate alla Regione competente per la definitiva approvazione. Il quadro di riferimento ha subito ulteriori complicazioni non solo per la nota liberalizzazione europea del settore, ma anche per normative e piani regionali che hanno imposto apposite valutazioni ambientali e, in questa direzione, il Comune si sta muovendo».

Nel giudicare «strumentali ed inopportune» le polemiche di questi giorni, Lapenna sottolinea che «la sorte degli ombreggiatori stagionali fino al compimento di tutta la procedura, la notevole entità di investimenti privati coinvolti e, in una sola parola, il futuro del turismo a Vasto, necessitano di punti di riferimento certi e non consentono gli errori e le approssimazioni del passato», annunciando che il Comune, a breve, si farà promotore di un incontro tecnico con la Regione «per concordare tutto quanto necessario a garantire l’armonizzazione del piano spiaggia con il nuovo piano del demanio marittimo regionale in via di approvazione, la omogeneità regionale per i criteri di assegnazione delle aree e anche garanzie per gli ombreggiatori stagionali fino alla implementazione della nuova attività».

Nei giorni scorsi erano stati i titolari degli ombreggi (concessioni stagionali) a reclamare la definitiva approvazione dello strumento di programmazione del litorale. Sull’argomento era intervenuto anche il consigliere comunale Etelwardo Sigismondi (Fratelli d’Italia) secondo il quale il piano «ha dormito per due anni in un cassetto del Comune». (a.b.)

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