Piazza Sciucchi spazio pubblico
Da ripristinare verde e parcheggi occupati abusivamente
CHIETI. Il match decisivo lo vince il Comune. Piazza Sciucchi, con la via, tornerà presto a essere uno spazio pubblico aperto ai cittadini e ai residenti di un quartiere residenziale del colle. Si è chiusa la lunghissima vicenda giudiziaria, avviata nel lontano 1973, tra le varie amministrazioni civiche che si sono succedute a palazzo d’Achille e gli ex titolari del sito, la famiglia Desiderio.
«Un’altra storia che andava avanti da trent’anni è stata risolta», sottolineano con soddisfazione il sindaco Francesco Ricci e l’avvocato, assessore agli affari legali, Valter De Cesare. La decisione ultima sul possesso del sito, che negli anni passati aveva visto la realizzazione di un parcheggio e di un giardino, è del tribunale di Chieti che, con un provvedimento del 12 maggio, ha ordinato agli eredi della ditta Desiderio di rilasciare subito l’area a favore del Comune e della collettività.
La piazza era finita al centro del contenzioso dopo che la ditta Desiderio aveva rifiutato, dieci anni fa, la somma di quasi 178 milioni di lire a titolo di esproprio per la realizzazione del parcheggio, chiedendo 580 milioni di lire. Per rivendicare la proprietà del sito, i Desiderio lo fecero addirittura recintare impedendo così agli abitanti del quartiere di farne uso. L’amministrazione Ricci ha quindi agito con azione possessoria su cui però è nato un conflitto di giurisdizione tra tribunale di Chieti e Tar Pescara. Conflitto risolto nel 2008 con una sentenza della Cassazione a sezioni unite. «Il tribunale ha dato ragione al consiglio comunale», rimarca il presidente dell’assemblea civica, Enrico Raimondi, «e i residenti di via Sciucchi potranno tornare a godere di uno spazio che da sempre è nella loro legittima disponibilità e di cui il Comune ha garantito la manutenzione.
Gli impegni della amministrazione sono stati così onorati», prosegue Raimondi, «e si è riportata alla normalità una situazione che il centrodestra non aveva voluto risolvere. Ricordo che insieme ad altri ci recammo, prima delle elezioni del 2005, in quell’area che era stata recintata con prepotenza e a danno dei residenti. In quella sede, assumemmo l’impegno di risolvere la situazione. Ringrazio pubblicamente gli avvocati del Comune che sono riusciti a vincere una battaglia giudiziaria lunga e difficile».
Dopo la sentenza del tribunale teatino e della Cassazione, la questione del possesso della piazza sembra essere quindi definitivamente superata. Resta invece aperto un secondo procedimento sull’atto di esproprio del sito, come conseguenza di una decisione non perfezionata ai tempi della amministrazione Cucullo. «L’ordinanza», assicurano Ricci e De Cesare, «verrà eseguita a cura del Comune nei prossimi giorni per dare finalmente ai residenti di via Sciucchi la possibilità di riutilizzare subito il parcheggio. Appena possibile, saranno ripristinate le opere a verde e di arredo». (cr.ch.)
«Un’altra storia che andava avanti da trent’anni è stata risolta», sottolineano con soddisfazione il sindaco Francesco Ricci e l’avvocato, assessore agli affari legali, Valter De Cesare. La decisione ultima sul possesso del sito, che negli anni passati aveva visto la realizzazione di un parcheggio e di un giardino, è del tribunale di Chieti che, con un provvedimento del 12 maggio, ha ordinato agli eredi della ditta Desiderio di rilasciare subito l’area a favore del Comune e della collettività.
La piazza era finita al centro del contenzioso dopo che la ditta Desiderio aveva rifiutato, dieci anni fa, la somma di quasi 178 milioni di lire a titolo di esproprio per la realizzazione del parcheggio, chiedendo 580 milioni di lire. Per rivendicare la proprietà del sito, i Desiderio lo fecero addirittura recintare impedendo così agli abitanti del quartiere di farne uso. L’amministrazione Ricci ha quindi agito con azione possessoria su cui però è nato un conflitto di giurisdizione tra tribunale di Chieti e Tar Pescara. Conflitto risolto nel 2008 con una sentenza della Cassazione a sezioni unite. «Il tribunale ha dato ragione al consiglio comunale», rimarca il presidente dell’assemblea civica, Enrico Raimondi, «e i residenti di via Sciucchi potranno tornare a godere di uno spazio che da sempre è nella loro legittima disponibilità e di cui il Comune ha garantito la manutenzione.
Gli impegni della amministrazione sono stati così onorati», prosegue Raimondi, «e si è riportata alla normalità una situazione che il centrodestra non aveva voluto risolvere. Ricordo che insieme ad altri ci recammo, prima delle elezioni del 2005, in quell’area che era stata recintata con prepotenza e a danno dei residenti. In quella sede, assumemmo l’impegno di risolvere la situazione. Ringrazio pubblicamente gli avvocati del Comune che sono riusciti a vincere una battaglia giudiziaria lunga e difficile».
Dopo la sentenza del tribunale teatino e della Cassazione, la questione del possesso della piazza sembra essere quindi definitivamente superata. Resta invece aperto un secondo procedimento sull’atto di esproprio del sito, come conseguenza di una decisione non perfezionata ai tempi della amministrazione Cucullo. «L’ordinanza», assicurano Ricci e De Cesare, «verrà eseguita a cura del Comune nei prossimi giorni per dare finalmente ai residenti di via Sciucchi la possibilità di riutilizzare subito il parcheggio. Appena possibile, saranno ripristinate le opere a verde e di arredo». (cr.ch.)