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Picchia e minaccia la ex. Allontanato dall’Abruzzo
Nel provvedimento del gip storie di botte e d’induzione alla prostituzione. Un figlio sottratto alla donna e portato all’estero. Maltrattato anche il fratello
MONTEODORISIO. L’incubo per M.C.B., 30 anni, romena, sta per finire. La magistratura vastese ha disposto l’allontanamento dall’Abruzzo del suo ex convivente, C.L.R., 31 anni. L’uomo con il quale ha convissuto per cinque anni, negli ultimi due l’avrebbe picchiata, ingiuriata e minacciata costringendola ad atti sessuali, cercando di indurla a prostituirsi e portandole via uno dei due bambini avuti insieme. Una storia triste vissuta drammaticamente fra le mura domestiche in un quartiere di Monteodorisio, in un contesto familiare difficile, che ha registrato negli anni maltrattamenti e azioni violente anche su un fratello della ragazza e su un amico che cercava di proteggerla.
La donna, spaventata, ha cercato di tacere e di sopportare per diverso tempo le intemperanze caratteriali del convivente. Con il passare del tempo la situazione è diventata insostenibile. Nell’ordinanza emessa dal gip del tribunale di Vasto vengono raccontati due anni di minacce, percosse e violenza sessuale. Terrorizzata e umiliata davanti ai figli, la poveretta nonostante tutto si è rifiutata di prostituirsi. C.L.R. ha minacciato di morte anche il fratello di lei procurandogli delle lesioni che hanno richiesto il ricorso al Pronto soccorso. La donna, invece, non è mai andata in ospedale per essere medicata nel timore di subire ulteriori violenze e la reazione scomposta dell’uomo. Ha provato a lasciarlo, ma lui ha picchiato anche un amico per sapere dove si fosse rifugiata e quando l’ha trovata le avrebbe puntato un coltello contro per farla tornare a casa.
La vittima era talmente terrorizzata da non riuscire più a parlare. Poi l’uomo le ha sottratto un figlio portandolo all’estero. È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Dopo la denuncia della giovane, la magistratura ha ascoltato numerosi testimoni e acquisito diverse prove. Davanti ad una situazione drammatica e pericolosa per la donna, il giudice non ha avuto esitazione e a fine luglio ha disposto l’allontanamento immediato dalla regione di C.L.R. a carico del quale pendono accuse gravissime: stalking, minacce, maltrattamenti, violenza sessuale. Il difensore dell’accusato, l’avvocato Raffaele Giacomucci al momento preferisce non commentare.
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