Picchia i genitori per avere i soldi: arrestato 

Lanciano. In manette un 43enne della città dopo le indagini della polizia, doveva comprare la droga

LANCIANO. Condotte violente e minacce continue per costringere gli anziani genitori a dargli i soldi per la droga. È arrivato anche a ferire la madre scagliandole contro una sedia. Ed è stato probabilmente questo l'episodio che ha convinto la coppia a chiedere aiuto alla polizia e a denunciare il proprio figlio tossicodipendente. Nella mattinata di venerdì gli agenti del commissariato di polizia hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere per A.V. (evitiamo il nome per esteso per tutelare la famiglia), 43 anni, di Lanciano. L'uomo è accusato del reato continuato di estorsione, tentata rapina e lesioni personali aggravate commesse nei confronti della madre. Negli ultimi sei mesi la vita per i due coniugi, 76 e 73 anni, era diventata un inferno a causa del carattere violento e irruento del figlio, dovuto principalmente al suo stato di tossicodipendenza. Le richieste di denaro per comprare la droga erano continue e accompagnate da minacce: per evitare conseguenze peggiori, i genitori erano costretti a consegnargli piccole somme di denaro, da 5 a 20 euro, ma anche due o tre volte al giorno.
Quando, all'inizio di settembre, i genitori si sono rifiutati di dargli 10 euro, A.V., dopo aver minacciato entrambi, se l'è preso con la madre: all’interno dell’abitazione le ha tirato addosso prima una bottiglia di plastica piena d'acqua e poi una sedia di legno, ferendo la donna a braccio e gamba. Lesioni refertate al pronto soccorso e giudicate guaribili in pochi giorni. Per i coniugi è stato questo il punto di non ritorno: dopo aver tentato più volte, in passato, di aiutarlo, accogliendolo in casa anche dopo il percorso in comunità, hanno capito di non riuscire più a gestirlo e si sono rivolti alla polizia. Dopo le indagini condotte dagli agenti, la Procura di Lanciano ha chiesto e ottenuto dal gip Massimo Canosa l'applicazione della custodia cautelare in carcere, in considerazione della gravità dei reati commessi. Dopo l'arresto, A.V. è stato condotto nel carcere di Villa Stanazzo. Nei prossimi giorni, assistito dall'avvocato Nicola Rullo, comparirà davanti all'autorità giudiziaria per l'interrogatorio di garanzia.