Pilkington, soffiano venti di crisi: cassa integrazione per 2 settimane 

Operai a Roma per manifestare con i sindacati, intanto stop a due terzi dell’organico fino al 5 novembre Preoccupazione alla Denso: gli ammortizzatori sociali stanno scadendo, chiesta la proroga al governo

VASTO . Migliaia di tute blu ieri mattina hanno raggiunto Roma per partecipare allo sciopero generale proclamato dai sindacati per denunciare la grave crisi della componentistica del settore automotive. La preoccupazione nel Vastese è tanta. La crisi non dà tregua neppure ai colossi internazionali, Pilkington e Denso.
Da ieri alla Pilkington è partito un nuovo ciclo di cassa integrazione che coinvolge i due terzi del personale. Il nuovo ciclo di ammortizzatori sociali durerà fino al 5 novembre. Poi si deciderà.
Fra quattro giorni intanto scade la cassa integrazione straordinaria alla Denso. I dipendenti del colosso giapponese si fermeranno per il ponte di Ognissanti. La scorsa settimana i sindacati d’accordo con Confindustria hanno chiesto al governo una ulteriore proroga. La risposta è attesa per martedì. I sindacati hanno chiesto anche di tornare al ministero delle Imprese per mantenere aperto il tavolo della discussione iniziata a giugno. Il rallentamento di Pilkington e Denso a cascata sta coinvolgendo tutte le aziende dell'indotto metalmeccanico. «La crisi è profonda e generale», rimarca Emilio Di Cola, segretario della Filctem, «per questo anche alla Pilkington non sono escluse nuove fermate a dicembre. Siamo stati a Roma per manifestare per il lavoro, non per l'assistenza», ha rimarcato il sindacalista. Certo è che nel 2025 alla Pilkington finiranno gli ammortizzatori sociali. La speranza è che nel frattempo venga trovata una soluzione a livello europeo e nazionale per far ripartire il settore auto. Il sindaco di Vasto, Francesco Menna, avendo in mano il termometro della situazione, non nasconde la propria preoccupazione. Il Vastese è in sofferenza», afferma Menna, «La crisi non risparmia nessuno. È necessario convocare subito un tavolo al ministero e verificare se è il caso di considerare la richiesta di “area di crisi industriale”. Poi», prosegue il primo cittadino, «bisogna accompagnare le aziende nella defiscalizzazione e nella transizione industriale. Vanno valutati incentivi in tal senso». Il Vastese vanta un’eccellente filiera dell'automotive. Le aziende sono alla ricerca di escamotage per proteggere le risorse umane. Sia Pilkington che Denso hanno più volte ribadito il proprio impegno per traghettare i siti produttivi del territorio verso un futuro più positivo ma lo scenario è preoccupante. L'assessore regionale alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, assicura che la Regione è al lavoro per modernizzare l'Abruzzo e il Vastese e individuare formule utili ad aiutare il territorio ad uscire dalla crisi provocata dagli umori del mercato sottoposto al peso di trasformazioni epocali.