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Pista ciclabile, Vasto libera chiede le carte

VASTO. È successo ancora. Anche sabato sera la pista ciclabile di contrada Lebba è diventata il ritrovo delle coppiette alimentando lo sdegno dei residenti. L’associazione “Vasto libera” ha deciso...

VASTO. È successo ancora. Anche sabato sera la pista ciclabile di contrada Lebba è diventata il ritrovo delle coppiette alimentando lo sdegno dei residenti. L’associazione “Vasto libera” ha deciso di raccogliere le proteste delle famiglie.

«È arrivato il momento di intervenire ancora per fare chiarezza su quello che accade sulla pista ciclabile di Vallone Lebba», afferma il presidente dell’associazione, Carlo Centorami. «Già a ottobre 2012», ricorda, «il sodalizio da me presieduto ha chiesto all’amministrazione comunale la documentazione tecnica sul percorso ciclabile. Domanda reiterata per la pista di Vasto marina. Anche in questo caso è importante conoscere il termine dei lavori lungo il tratto di torrente Buonanotte», spiega Centorami. Il Comune, tuttavia, non ha risposto.

«Il 6 maggio 2013 ho protocollato una nuova richiesta al sindaco, Luciano Lapenna, chiedendo di visionare il certificato di corretta esecuzione dei lavori». Nell’occasione Centorami ha deciso di sollecitare interventi per la messa in sicurezza del percorso e chiesto informazioni sulla riconsegna dei lavori da parte della ditta esecutrice. «Non ho mai ricevuto risposta da parte del sindaco o di chi per lui dovrebbe occuparsi della vicenda», si rammarica Centorami. «Il 17 giugno ho diffidato il Comune a fornire all’associazione sollecita risposta».

Fino a ieri “Vasto libera” non ha ricevuto ancora alcuna notizia, nel frattempo il degrado della pista continua. A questo punto molti volontari hanno deciso di realizzare un reportage su quello che accade nel vallone. «Altro che sportivi, ciclisti e amanti della natura. Questa è diventata la casa delle coppiette», insistono i residenti. (p.c.)

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