Plico con polvere sospetta ad Equitalia Dieci persone in isolamento a Lanciano
Allarme nell'agenzia di via Piave: transennato l'edificio e trattenuto il personale dell'agenzia per paura di un attentato con una polvere tossica. Attesa per l'esito degli esami sulla sostanza contenuta nel plico
LANCIANO. Allarme nell'agenzia Equitalia in via Piave, a Lanciano. Un plico, contenente una ancora non definita polvere scura, sta tenendo in apprensione i dipendenti e le forze dell'ordine che da questa mattina, poco dopo le 13, hanno transennato l'edificio e trattenuto nell'agenzia nove dipendenti e la postina che ha portato il plico in modo, naturalmente, del tutto inconsapevole.
I dieci sono usciti dagli uffici di via Piave 63 dopo circa 4 ore e mezza di isolamento. Le forze dell'ordine hanno riaperto al traffico le vie adiacenti la sede dopo che i vigili del fuoco del nucleo Ncbr di Chieti hanno portato via la lettera da cui sarebbe fuoriuscita la polvere sospetta. Le dieci persone sono state visitate da un medico del 118 di Lanciano per poi abbandonare la sede in buone condizioni, senza rilasciare dichiarazioni.
Le precauzioni adottate da vigili del fuoco, tecnici dell'Arta e agenti del commissariato di Lanciano, sono servite a scongiurare l'ipotesi di un attentato con l'utilizzo di una polvere tossica che potrebbe ingenerare infezioni e la contaminazione dell'ambiente. Voci non confermate parlano di antrace, ma ogni spiegazione ufficiale è rimandata alla verifica dei test sulla sostanza sospetta.
Gli uffici rimarranno chiusi domani "per motivi tecnici" come si legge in un foglio attaccato sulla porta scorrevole della sede. La Procura di Lanciano ha aperto un fascicolo sull'accaduto, titolare il pm Rosaria Vecchi. In Procura è in corso già un'inchiesta su due lettere minatorie inviate alla sede di Equitalia di Lanciano nei mesi scorsi: indaga il commissariato di Polizia di Lanciano.
"In questi casi è la Prefettura di Chieti a gestire la situazione", ha detto ai cronisti il vice questore della Polizia di Lanciano, Katia Basilico, "c'è un protocollo da seguire da parte dei vigili del fuoco e dei medici del 118. Per quanto ci riguarda abbiamo gestito l'ordine pubblico all'esterno e evitato che si venisse a contatto con la polvere sospetta. Le indagini riguardo agli altri fatti già oggetto di denuncia e inchiesta vanno avanti", ha sottolineato Basilico. Oltre alle due lettere minatorie, alla sede di Equitalia di Lanciano nel dicembre scorso è arrivata anche una busta con dentro un foglio sporcato con escrementi.
I dieci sono usciti dagli uffici di via Piave 63 dopo circa 4 ore e mezza di isolamento. Le forze dell'ordine hanno riaperto al traffico le vie adiacenti la sede dopo che i vigili del fuoco del nucleo Ncbr di Chieti hanno portato via la lettera da cui sarebbe fuoriuscita la polvere sospetta. Le dieci persone sono state visitate da un medico del 118 di Lanciano per poi abbandonare la sede in buone condizioni, senza rilasciare dichiarazioni.
Le precauzioni adottate da vigili del fuoco, tecnici dell'Arta e agenti del commissariato di Lanciano, sono servite a scongiurare l'ipotesi di un attentato con l'utilizzo di una polvere tossica che potrebbe ingenerare infezioni e la contaminazione dell'ambiente. Voci non confermate parlano di antrace, ma ogni spiegazione ufficiale è rimandata alla verifica dei test sulla sostanza sospetta.
Gli uffici rimarranno chiusi domani "per motivi tecnici" come si legge in un foglio attaccato sulla porta scorrevole della sede. La Procura di Lanciano ha aperto un fascicolo sull'accaduto, titolare il pm Rosaria Vecchi. In Procura è in corso già un'inchiesta su due lettere minatorie inviate alla sede di Equitalia di Lanciano nei mesi scorsi: indaga il commissariato di Polizia di Lanciano.
"In questi casi è la Prefettura di Chieti a gestire la situazione", ha detto ai cronisti il vice questore della Polizia di Lanciano, Katia Basilico, "c'è un protocollo da seguire da parte dei vigili del fuoco e dei medici del 118. Per quanto ci riguarda abbiamo gestito l'ordine pubblico all'esterno e evitato che si venisse a contatto con la polvere sospetta. Le indagini riguardo agli altri fatti già oggetto di denuncia e inchiesta vanno avanti", ha sottolineato Basilico. Oltre alle due lettere minatorie, alla sede di Equitalia di Lanciano nel dicembre scorso è arrivata anche una busta con dentro un foglio sporcato con escrementi.
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