Poca acqua nelle case Proteste a Sant'Antonio

L'estate è appena iniziata e la situazione idrica diventa già pesante

VASTO. Famiglie senz'acqua in contrada Sant'Antonio Abate e contrada Lota. Docce all'asciutto e rubinetti chiusi. L'estate è appena iniziata e la situazione idrica diventa già pesante nei quartieri a monte della città. Le riserve accumulate grazie alle abbondanti precipitazioni sono diminuite drasticamente. La Sasi, la società pubblica che gestisce il servizio idrico nel Chietino, già da un mese è costretta a chiudere i serbatoi durante la notte.

L'aumento esponenziale di utenti (1.200 famiglie nell'ultima settimana) e di conseguenza dei consumi, ma soprattutto gli sprechi, impediscono al flusso idrico di raggiungere contrada Lota e il quartiere di Sant'Antonio Abate.

«Tremila cittadini da quattro giorni non riescono a lavarsi», protesta Riccardo Alinovib (Udeur), vice presidente del consiglio comunale. «Ci sono anziani e disabili che hanno assoluto bisogno di acqua. Non è giusto che per colpa di qualche cittadino dotato di scarso senso civico che spreca l'acqua per pulire le auto e innaffiare i giardini, tanti residenti non riescano neppure a lavarsi».

Alinovi invoca un piano idrico per le emergenze e chiede al sindaco Luciano Lapenna di rispolverare l'ordinanza in vigore lo scorso anno che disciplinava il corretto utilizzo dell'acqua. Il dispositivo prevedeva multe di 500 euro (e nei casi più gravi 3 mesi di reclusione) per chi veniva sorpreso a sprecare acqua. Multe anche per i responsabili dei cantieri nei quali veniva utilizzata l'acqua delle condotte cittadine.  «Quelle regole vanno ripristinate. Anche il Comune deve dare l'esempio riducendo la quantità d'acqua utilizzata per innaffiare le aiuole», chiede Alinovi. (p.c.)

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