FRANCAVILLA AL MARE
Premio Michetti assegnato all'artista Velasco Vitali
Attribuite anche due menzioni speciali a Monica Ferrando e Matteo Massagrande. Le 129 opere in concorso in mostra fino al 25 settembre a ingresso libero
FRANCAVILLA AL MARE. È Velasco Vitali (in arte Velasco) con l’opera Goldwatch #13 il vincitore dell’edizione 73 del Premio Michetti “Figura, figurae. L’immagine delle immagini”, a cura di Nunzio Giustozzi, in collaborazione con il Museo Barbella di Chieti e con l’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo.
Il Premio Michetti è stato assegnato nel corso dell’inaugurazione della mostra, che coinvolge 13 artisti con 129 opere. Ingresso libero fino al 25 settembre a Francavilla al Mare, Palazzo San Domenico.
Questa la motivazione decretata dal presidente della giuria, lo storico dell’arte Costantino D’Orazio, curatore presso la Sovrintendenza capitolina ai beni culturali: “Il Premio Michetti 2022 è conferito a Velasco Vitali, per aver affermato le prospettive della pittura in anni in cui essa ha incontrato giudizi controversi. La sua arte, complessa e profonda, palesa una valenza innovativa e progettuale rivolta al futuro e radicata nella tradizione, nel tentativo autorevole di assecondare e plasmare le istanze visive della postmodernità”.
Velasco Vitali nasce a Bellano nel 1960. Tra il 2020 e il 2021 ha presentato la mostra Goldwatch presso la Galleria Assab One di Milano e lo spazio Circolo di Bellano e ha collaborato con la Fondazione Giovanni Falcone a Palermo per il progetto Spazi Capaci - Comunità di Capaci, con un intervento monumentale presso l’aula bunker dell’Ucciardone. La sua produzione pittorica inizia a metà degli anni ‘80. Per info sulle opere in esposizione https://www.fondazionemichetti.it/velasco-vitali.
La giuria del Premio Michetti 2022 ha attribuito anche due menzioni speciali a Monica Ferrando e Matteo Massagrande, “per aver maturato una spiccata perizia nell’uso della luce, nel confronto permanente con una realtà che si afferma come esperienza esistenziale. La loro visione di prossimità, pur diversificata nella loro espressività, acquista un’ulteriore valenza emotiva, la cui attualità è stata recuperata nella fase drammativa della pandemiae del distanziamento sociale”.