Preparavano un attentato a Bonanni, arrestati tre abruzzesi
L’ex segretario della Cisl nel mirino di un gruppo eversivo. Incastrati da una telefonata anonima ai carabinieri di Chieti
CHIETI. Il loro obiettivo era Raffaele Bonanni, l'ex segretario nazionale della Cisl. Tre arresti sono scattati nel pomeriggio nei confronti dei pescaresi Davide Nunziato, di 39 anni, la moglie Valeria Di Stefano e il giovane di Guardiagrele, Donato Colasante.
Tra le accuse ipotizzate dalla Procura distrettuale antimafia dell'Aquila c'è quella di minaccia aggravata da eversione all'ordine democratico. Tutto parte da una telefonata anonima fatta alle forze dell'ordine il 21 marzo scorso. Una voce misteriosa comunica che, davanti all'abitazione estiva di Bonanni, a Francavilla al mare, c'era un ordigno che stava per esplodere. Da quel momento partono le indagini condotte dalla questura di Chieti, che portano a individuare Nunziato. Era sua, secondo l'accusa, quella voce anonima che ha segnalato la presenza dell'ordigno. Quest'ultimo, in realtà, non sarebbe mai esploso perché ritenuto rudimentale. Secondo gli investigatori, quindi, poteva trattarsi di una prova generale di attentato al massimo esponente sindacale di origini abruzzesi.
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Oggi pomeriggio gli uomini della sezione antidroga e contro i crimini diffusi, hanno prelevato in un'abitazione di Francavilla al mare Nunziato e la moglie. Il primo sarà condotto in carcere, l'altra andrà ai domiciliari. Colasante, invece, è già detenuto da una decina di giorni per un caso di estorsione nei confronti della madre.
Particolare chiave della vicenda è che l'abitazione di Nunziato si trova accanto alla casa di Bonanni e allo stabilimento balneare francavillese di proprietà del padre del giovane, che in queste ore viene perquisito dalla polizia. Tra poco, nella caserma Spinucci di Chieti, il capo della mobile Francesco Costantini terrà una conferenza stampa.
Nei confronti di Nunziato e Colasante le accuse sarebbero quelle di minaccia aggravata da finalità di eversione
dell'ordine democratico, mentre la donna è accusata solo di falso, cessione di stupefacenti, e violazione della normativa in materia di armi. In particolare Nunziato, secondo quanto si è appreso, è stato riconosciuto autore della telefonata anonima che il 21 marzo scorso ha annunciato la presenza di un ordigno a Francavilla al Mare sotto l'abitazione usata occasionalmente dal segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni. Il successivo
sopralluogo rivelò che si trattava di un finto ordigno.
Ecco la telefonata ai carabinieri che ha incastrato Nunziato:
CARABINIERE: Carabinieri...
NUNZIATO: Salve, volevo fare una segnalazione...
C: Prego...
N: A Francavilla al mare, in viale Alcione, dove abita Bonanni, il politico, c'è un involucro strano sembra un ordigno, una bomba, se potete mandare qualcuno..
C: Lei è il signor?
N: Carmine
C: Carmine come?
N: Di Pietro. C'è un ordigno non lo so, una cosa strana vicina al cancello...