Prima il figlio, poi il padre: autista Tua aggredito due volte in poche ore

22 Novembre 2024

Il giovane, senza aver prenotato la fermata, ha tentato di scendere dalla porta sbagliata, per poi assalire il conducente con insulti e urla

FRANCAVILLA AL MARE. Un autista della Tua è rimasto vittima di una doppia aggressione, nel giro di poche ore, da parte di un giovane e del padre. A denunciare l'accaduto è l'Orsa Trasporti. L'uomo, in servizio sulla Linea 21, sarebbe stato assalito alla fermata in zona Sant'Alfonso a Francavilla al Mare. L'episodio, secondo quanto riferito dal sindacato, sarebbe nato da un disguido: un giovane, senza aver prenotato la fermata, ha tentato di scendere dalla porta sbagliata. L'autista, accortosi della situazione, ha aperto la porta, ma il ragazzo, già agitato, ha reagito con insulti e urla. 

E quando il conducente si è avvicinato per comprendere meglio i motivi di una reazione così esagerata, il passeggero lo avrebbe aggredito, colpendolo con pugni al volto e facendolo cadere a terra, per poi dileguarsi. Il giorno successivo, nonostante il volto tumefatto, l'autista è tornato al lavoro, ma ad attenderlo in deposito ha trovato il padre dell'aggressore, che a sua volta lo ha picchiato. 

L'Orsa Abruzzo parla «dell'ennesimo atto di violenza nei confronti dei lavoratori di Tua, un fenomeno in preoccupante crescita. Il 19 e 21 novembre, rispettivamente in Piazza San Francesco e Piazza Garibaldi a Teramo, si sono registrate due violente aggressioni per futili motivi ai danni dei conducenti, con gravi conseguenze per i lavoratori. Tua - spiega Alex Orlandi - è pienamente consapevole dei rischi che i suoi dipendenti affrontano ogni giorno, ma non fa nulla per proteggerli. I lavoratori si sentono in pericolo e abbandonati». 

Il segretario Orlandi conclude: «Tra il personale del Tpl regna paura e sgomento per la crescente frequenza e gravità degli episodi. Chiediamo con fermezza alla Regione Abruzzo, in collaborazione con Tua e le forze dell'ordine, di adottare misure concrete per garantire la sicurezza dei conducenti di mezzi pubblici. Riteniamo che l'installazione a bordo di videocamere a circuito chiuso possa essere un passo utile, manon è sufficiente da sola». 

E Alessandro Peca, avvocato dello studio legale Pecas, commenta: «Con Orsa stiamo preparando un esposto per denunciare l'inefficacia delle attuali misure di sicurezza per i conducenti di mezzi pubblici. L'obiettivo è sollecitare un intervento urgente delle istituzioni e delle forze dell'ordine per fermare l'aumento delle aggressioni e garantire una protezione adeguata ai lavoratori».

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