Incendio doloso sulla scogliera di Casarza,<br />paura fra i turisti: è stato visto un uomo fuggire
Prima le fiamme poi un’esplosione Distrutto il trabocco di San Nicola
VASTO. Scogliera di Casarza, sono le 13,30 quando dal trabocco di San Nicola, in uno degli angoli più belli della costa vastese, si alza una nuvola di fumo nero: pochi secondi ancora e una deflagrazione fa sobbalzare i turisti sul bianco pietrisco della spiaggetta di San Nicola. Il trabocco si trasforma in un falò sul mare. Alla scena assistono i clienti ed i titolari del vicino ristorante Villa Athena.
E’ la cronaca del pomeriggio di fuoco in riva al mare che solo per miracolo non si è trasformato in tragedia. I danni sono ingenti, ma per fortuna non ci sono feriti.
«E’ stato terribile, quando si è alzata la nuvola nera i miei bambini stavano giocando tra i fiori. Poi ho sentito l’esplosione, ho avuto paura», racconta una turista.
I vigili del fuoco, arrivati sul posto insieme alla polizia, hanno impiegato più di due ore per spegnere il rogo. Il trabocco era chiuso, la porta assicurata con un lucchetto. I vigili lo hanno tranciato con una tronchese e sono entrati nella palafitta. In un angolo hanno trovato una bombola di gas. Gli investigatori presumono che qualcuno abbia appiccato l’incendio provocando quindi lo scoppio della bombola. Alcuni villeggianti hanno infatti riferito di avere visto un uomo che subito dopo il “botto” scappava verso la strada. Resta da scoprire il movente.
Il trabocco preso di mira appartiene alla famiglia Di Domizio, stimata famiglia di farmacisti vastesi. Era ritenuto uno dei trabocchi più caratteristici della costa vastese. Non a caso è menzionato e raffigurato su diverse guide turistiche. «Lo avevo fatto ristrutturare di recente», si rammarica la proprietaria, Maria Di Domizio, titolare dell’omonima farmacia in corso Garibaldi, che non immagina neppure chi può aver compiuto un gesto così scellerato. «So soltanto che quanto accaduto mi addolora profondamente, è un danno gravissimo», aggiunge, «confido nell’operato delle forze dell’ordine».
E’ la cronaca del pomeriggio di fuoco in riva al mare che solo per miracolo non si è trasformato in tragedia. I danni sono ingenti, ma per fortuna non ci sono feriti.
«E’ stato terribile, quando si è alzata la nuvola nera i miei bambini stavano giocando tra i fiori. Poi ho sentito l’esplosione, ho avuto paura», racconta una turista.
I vigili del fuoco, arrivati sul posto insieme alla polizia, hanno impiegato più di due ore per spegnere il rogo. Il trabocco era chiuso, la porta assicurata con un lucchetto. I vigili lo hanno tranciato con una tronchese e sono entrati nella palafitta. In un angolo hanno trovato una bombola di gas. Gli investigatori presumono che qualcuno abbia appiccato l’incendio provocando quindi lo scoppio della bombola. Alcuni villeggianti hanno infatti riferito di avere visto un uomo che subito dopo il “botto” scappava verso la strada. Resta da scoprire il movente.
Il trabocco preso di mira appartiene alla famiglia Di Domizio, stimata famiglia di farmacisti vastesi. Era ritenuto uno dei trabocchi più caratteristici della costa vastese. Non a caso è menzionato e raffigurato su diverse guide turistiche. «Lo avevo fatto ristrutturare di recente», si rammarica la proprietaria, Maria Di Domizio, titolare dell’omonima farmacia in corso Garibaldi, che non immagina neppure chi può aver compiuto un gesto così scellerato. «So soltanto che quanto accaduto mi addolora profondamente, è un danno gravissimo», aggiunge, «confido nell’operato delle forze dell’ordine».