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Protesta degli ex Golden Lady Sit-in davanti al ministero

GISSI. I lavoratori della Silda Invest si preparano a trascorrere il decimo fine settimana davanti a quella che considerano la loro fabbrica. Non importa se il meteo annuncia acquazzoni. «Da qui non...

GISSI. I lavoratori della Silda Invest si preparano a trascorrere il decimo fine settimana davanti a quella che considerano la loro fabbrica. Non importa se il meteo annuncia acquazzoni. «Da qui non ci muoviamo. La denuncia del Golden-bluff deve mandare via chi ci ha preso in giro e punire i responsabili», insistono i lavoratori.

Gli operai, che il 31 agosto si riuniranno in assemblea davanti al capannone della Val Sinello, hanno deciso che l’11 settembre il sit-in si sposterà a Roma. «Non importa se il ministero dello Sviluppo economico ci convocherà o consentirà ai sindacati e ai nostri avvocati di fornire la nostra versione dei fatti. Il presidio che da settimane teniamo in Val Sinello per un giorno si sposterà a Roma», annunciano le maestranze.

E attraverso le pagine di Facebook molti cittadini comuni, hanno manifestato l’intenzione di unirsi ai lavoratori della ex Golden Lady, ai sindacati e ai rappresentanti politici che saranno con loro. I lavoratori sono diventati il simbolo dell’Italia vessata e presa in giro. Anche il movimento degli automobilisti “Italia unita” ha espresso la propria solidarietà ai lavoratori della Silda. «Spiace constatare che accordi firmati sia a livello ministeriale che di enti provinciali non vengano rispettati», scrive in una nota il movimento. «Noi saremo con i lavoratori sia il 31 agosto e sia l’11 settembre per solidarizzare e condividere questa battaglia in difesa dell’area vastese. Siamo d’accordo sulla necessità di chiedere l’azzeramento della riconversione e la riapertura della procedura. Il caso Golden Lady grida giustizia da parte del Vastese», scrive “Italia unita”.

E l’11 settembre sarà davanti alla sede del ministero anche il senatore Gianluca Castaldi del Movimento 5 stelle. «Vorremmo che tutti i politici, a prescindere dal partito di appartenenza e dalla personale ideologia, si schierino al nostro fianco per ottenere giustizia», ripetono i lavoratori. (p.c.)

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