Protestano 9 disabili «Assistiti in piscina da un solo istruttore»

VASTO. Stadio del nuoto di via dei Conti Ricci. Ore 8,30: va in scena la protesta. Nove disabili si riuniscono a bordo vasca e chiedono di parlare con un amministratore. «Un solo istruttore per nove utenti con problemi motori è assolutamente insufficiente. Anzi è pericoloso e soprattutto non è quello che ci era stato promesso al momento dell’iscrizione», afferma a nome del gruppo L.C., 40 anni, di Vasto. Il gruppo ha chiesto e ottenuto di incontrare il sindaco, Luciano Lapenna. Il primo cittadino ha raggiunto la piscina poco dopo le 9 e ha discusso a lungo con i manifestanti e con il direttore dell’impianto, Massimiliano Troiano.

Trovare una soluzione non è facile. Il problema nasce da esigenze di carattere economico. Gli utenti disabili pagano solo una quota di 15 euro annuali. Difficile per gli operatori garantire lezioni due volte la settimana. «Questo i gestori e il Comune lo sapevano già quando ci siamo iscritti», afferma L.C.. «Io, essendo paraplegica, ho chiesto esplicitamente un istruttore. Mi è stato assicurato sarebbe stato così. Invece l’unico istruttore disponibile deve occuparsi di me e di altri otto disabili. Io so nuotare qualcuno è meno abile. Nessun istruttore per quanto preparato può occuparsi da solo di nove disabili contemporaneamente», protestano gli utenti. «Preferisco pagare qualcosa in più ma essere seguita», afferma L.C..

La discussione è andata avanti per diversi minuti. I toni sono stati pacati ma la richiesta dei disabili è stata ferma e decisa. Alla fine, dopo lunghe trattative, è stato trovato un escamotage: i nove disabili potrebbero essere divisi in due gruppi ed entrare in vasca in momenti diversi. L’istruttore dovrebbe occuparsi di 4 o 5 utenti alla volta. La proposta sarà valutata e a breve verrà comunicata una risposta agli iscritti.

Lo stadio del nuoto di via dei Conti Ricci è gestito dalla società Sport Management. «Lo scorso anno avevamo un istruttore per ogni nuotatore. Al momento dell’iscrizione nessuno ci ha detto che saremmo stati una comitiva. Se lo avessimo saputo avremmo cercato soluzioni diverse».

I nove iscritti non si sentono assistiti adeguatamente e sono pronti, se necessario, ad andare via. (p.c.)

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