polemica su cerratina
Questionario sulla discarica Chiesti i redditi ai firmatari
LANCIANO. In fatto di soldi si è sempre un po’ pudichi. Scoccia dire o far sapere quanto si guadagna, quanto si spende e quanto si possiede. Tanto più se il destinatario di queste risposte è un ente...
LANCIANO. In fatto di soldi si è sempre un po’ pudichi. Scoccia dire o far sapere quanto si guadagna, quanto si spende e quanto si possiede. Tanto più se il destinatario di queste risposte è un ente pubblico, organismo che sconta un crollo importante sui gradimenti dei contribuenti. È quello che accade in città in 10mila case di altrettante famiglie residenti dove è arrivato il questionario del Comune sullo status socio-economico della discarica di Cerratina.
Lo studio, coordinato dal comune di Lanciano, dalla Fondazione Negri Sud e dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), fa parte del progetto Life HIA21 e ha l’obiettivo di “realizzare una valutazione di impatto sulla salute (Vis) su due tipologie di trattamento dei rifiuti, discarica e inceneritore, coinvolgendo le persone interessate”. Fin qui tutto bene, ma a gettare nel panico i lancianesi è il capitolo tre del formulario: “Occupazione e redditi”. Tra le domande a risposta multipla si chiede se il cittadino ha un lavoro retribuito, se si è pensionati, disoccupati o lavoratori dipendenti e a quanto ammonta il reddito (fino a 36mila euro o fino a 70mila, 100mila o oltre i 100mila euro). L’indagine chiede di specificare anche se il reddito del contribuente “permette di arrivare a fine mese”, se capita di acquistare beni a rate, se si possiede un’attività finanziaria e di che tipo (libretto di risparmio, deposito bancario o postale, azioni e obbligazioni private, titoli di Stato e esteri).
Di qui la reazione indispettita dei cittadini: «Quali possono essere le attinenze tra queste notizie e la ricerca delle opinioni sulla discarica di Cerratina?», si chiede Antonio Fantini, «si tratta di informazioni sensibili e di dati personali che potrebbero essere utilizzati da terze persone».
In tanti sono stati colti alla sprovvista sui propri risparmi, nonostante fosse specificato nel questionario (da firmare con nome e cognome per l’autorizzazione al trattamento dei dati personali) che “i dati verranno trattati per le sole finalità della ricerca, non saranno comunicati nè diffusi a terzi se non in forma anonima”.
«Si tratta di un’indagine socio-economica», spiega l’assessore all’ambiente Evandro Tascione, «non è l'ufficio delle imposte. Il questionario serve a capire il livello socio-economico della popolazione su cui insiste la discarica di Cerratina, ed è perfettamente e strettamente anonimo. Partecipare a questa indagine è molto importante ai fini dello studio scientifico e invito tutti a inviare le risposte al Comune entro il 31 luglio».
Daria De Laurentiis
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