Ragazzina in coma etilico
Rischia la morte per l'alcol: denunciati due baristi
LANCIANO. Un sabato sera a passeggio per il Corso, due chiacchiere con gli amici e qualche "cicchetto" alcolico nei bar del centro. Tutto nella norma se la protagonista della vicenda non avesse 14 anni e non fosse finita in ospedale in coma etilico. La denuncia è partita dal padre della ragazza. Nei guai due baristi.
«L'ho fatto per mia figlia e per tutti gli altri ragazzi che possono incorrere nello stesso rischio», afferma il papà, «dobbiamo combattere il consumo di alcolici tra i giovanissimi e vigilare su chi senza scrupolo glieli serve».
I fatti risalgono al 31 luglio, quando la ragazzina in compagnia della cugina, sua coetanea, è uscita per un sabato sera in giro tra i locali del centro.
La giovane è entrata in un bar e ha chiesto un bicchierino di sambuca che le è stato prontamente servito, nonostante l'evidente giovane età e senza la richiesta di esibire alcun documento.
Forse a quel primo drink ne sono seguiti altri, deleteri per il fisico di una 14enne, fatto sta che poco dopo la ragazza, già con i sintomi visibili di uno stato di ebbrezza, si è spostata in un altro bar con degli amici. E' qui che uno di questi, secondo i racconti, avrebbe detto al barman: «Dalle la cosa più forte che hai», e lui così ha fatto.
Un "cicchetto" di un non meglio identificato superalcolico è stato messo nelle mani di questa 14enne che dopo pochi minuti ne ha avvertito gli effetti devastanti. E' stata colta da un malore e si è accasciata sul marciapiede di fronte al locale, dove è rimasta immobile per un po', fino a quando un'operatrice della protezione civile che passava di lì si è accorta che la ragazza, poco più di una bambina, era priva di sensi.
La donna ha subito chiamato l'ambulanza e la ragazza è stata ricoverata al Renzetti per coma etilico.
«Solo per poco si è scongiurato il peggio», racconta il padre, «ma la paura è stata tanta ed è condivisa da molti altri genitori».
Dalla denuncia dell'uomo, i carabinieri hanno avviato le indagini e hanno verificato ciò che è accaduto quella sera. E così F.D.M. e L.P., rispettivamente apprendista cameriere e titolare di due esercizi pubblici in centro, sono stati denunciati alla procura della Repubblica di Lanciano.
Entrambi si sono resi responsabili del reato di «somministrazione di bevande alcoliche a minori di 16 anni».
E ora sembra voler scendere in campo anche il sindaco Filippo Paolini (Pdl), con un'ordinanza che dovrebbe innalzare l'età per il consumo di alcolici da 16 a 18 anni.
«La mia è una battaglia per sensibilizzare la società civile di fronte ad un problema che si allarga a macchia d'olio e che investe sempre di più i nostri figli. E' nostro dovere mobilitarci», conclude il papà.
Ora la ragazzina sta bene. Per lei, fortunatamente, solo un grande spavento.
«L'ho fatto per mia figlia e per tutti gli altri ragazzi che possono incorrere nello stesso rischio», afferma il papà, «dobbiamo combattere il consumo di alcolici tra i giovanissimi e vigilare su chi senza scrupolo glieli serve».
I fatti risalgono al 31 luglio, quando la ragazzina in compagnia della cugina, sua coetanea, è uscita per un sabato sera in giro tra i locali del centro.
La giovane è entrata in un bar e ha chiesto un bicchierino di sambuca che le è stato prontamente servito, nonostante l'evidente giovane età e senza la richiesta di esibire alcun documento.
Forse a quel primo drink ne sono seguiti altri, deleteri per il fisico di una 14enne, fatto sta che poco dopo la ragazza, già con i sintomi visibili di uno stato di ebbrezza, si è spostata in un altro bar con degli amici. E' qui che uno di questi, secondo i racconti, avrebbe detto al barman: «Dalle la cosa più forte che hai», e lui così ha fatto.
Un "cicchetto" di un non meglio identificato superalcolico è stato messo nelle mani di questa 14enne che dopo pochi minuti ne ha avvertito gli effetti devastanti. E' stata colta da un malore e si è accasciata sul marciapiede di fronte al locale, dove è rimasta immobile per un po', fino a quando un'operatrice della protezione civile che passava di lì si è accorta che la ragazza, poco più di una bambina, era priva di sensi.
La donna ha subito chiamato l'ambulanza e la ragazza è stata ricoverata al Renzetti per coma etilico.
«Solo per poco si è scongiurato il peggio», racconta il padre, «ma la paura è stata tanta ed è condivisa da molti altri genitori».
Dalla denuncia dell'uomo, i carabinieri hanno avviato le indagini e hanno verificato ciò che è accaduto quella sera. E così F.D.M. e L.P., rispettivamente apprendista cameriere e titolare di due esercizi pubblici in centro, sono stati denunciati alla procura della Repubblica di Lanciano.
Entrambi si sono resi responsabili del reato di «somministrazione di bevande alcoliche a minori di 16 anni».
E ora sembra voler scendere in campo anche il sindaco Filippo Paolini (Pdl), con un'ordinanza che dovrebbe innalzare l'età per il consumo di alcolici da 16 a 18 anni.
«La mia è una battaglia per sensibilizzare la società civile di fronte ad un problema che si allarga a macchia d'olio e che investe sempre di più i nostri figli. E' nostro dovere mobilitarci», conclude il papà.
Ora la ragazzina sta bene. Per lei, fortunatamente, solo un grande spavento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA