Raid incendiario nel cantiere dell'elettrodotto Terna a Paglieta

A fuoco un’autogru utilizzata nella costruzione di un traliccio. I carabinieri ipotizzano il dolo

PAGLIETA. Un incendio è scoppiato ieri notte sotto un traliccio in costruzione dell’elettrodotto che la società elettrica Terna sta realizzando in Abruzzo, tra Villanova e Gissi. Intorno alle 22, lungo la Fondovalle Sangro, in località Piano La Barca nel comune di Paglieta -non molto lontano dallo stabilimento dei Ducato Sevel, è andata a fuoco un’autogru da cantiere.

Le fiamme hanno avvolto e distrutto il mezzo. Il rogo è stato segnalato da alcuni automobilisti di passaggio, che hanno prontamente allertato il 115. Dal distaccamente dei vigili del fuoco di Lanciano è subito partita una squadra. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri di Atessa e Paglieta.

Tutto fa pensare a un incendio di natura dolosa. Se fosse confermato dalle indagini e dalla perizia che i vigli del fuoco rimetteranno, si tratterebbe di un primo allarmante segnale che ricorda da vicino gli attentati in nord Italia contro la Tav, le infrastrutture per il treno ad alta velocità.

L’infrastruttura della Terna, che attraversa sedici comuni abruzzesi, è stata contestata fin dall’inizio dalle amministrazioni locali e dalla popolazione, che si è vista trasformare terra e campagne in punti di passaggio dei cavi dell’alta tensione. Lo scorso luglio, nelle campagne del Frentano, si sono verificati duri scontri tra attivisti antielettrodotto, forze dell’ordine e tecnici di Terna, che dovevano procedere alla presa di possesso dei terreni. La realizzazione dell’impianto ha fatto scalpore, recentemente, anche per la maxi richiesta di risarcimento, ben 16 milioni di euro, avanzata dalla società elettrica nei confronti di una giovane mamma attivista di Paglieta, Silvia Ferrante, citata 24 volte in giudizio per aver partecipato alle proteste contro le immissioni nei terreni. Il clima intorno all’elettrodotto è già abbondantemente infuocato. (s.so.)

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