Rapina finisce male, anziana ammazzata

Accoltellata nel suo letto in piena notte a Frisa, il marito preso a pugni ma si salva

FRISA. E' stata uccisa nel suo letto Emilia Tortella. Ha provato a reagire alle coltellate che il suo assassino le ha sferrato al torace, ma uno dei fendenti le ha trafitto il cuore e per la donna di 74 anni, malata di parkinson e non autosufficiente, non c'è stato niente da fare. Con altrettanta ferocia è stato preso a pugni in faccia il marito, Gino Del Bello, 80 anni, ferito al cranio e al volto. Gli investigatori battono tutte le piste. Parenti e conoscenti sono stati ascoltati fino a tarda sera.

E' stata una scena da Arancia meccanica quella che si è trovato di fronte il figlio degli anziani coniugi quando ieri mattina, intorno alle 7, si è recato come sempre a casa dei genitori. Al civico 12 di via Vico Chiuso, in frazione Guastameroli, il sangue era ovunque. E' lì, a due passi dalla piazza principale, che nella notte tra martedì e mercoledì si è consumato l'omicidio.

Il corpo della donna giaceva nel suo letto singolo con le sbarre, visti i problemi di salute che la affliggevano. Una gabbia senza via di fuga per l'anziana che da tempo non era più in grado di camminare, a seguito di un'operazione al cervello. Il marito, agricoltore in pensione, era nel letto accanto, con il volto coperto di sangue e privo di sensi.

Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri del comando di Lanciano e della scientifica di Chieti, si tratterebbe di un tentativo di rapina finito male. Forse gli anziani si sono accorti di qualcosa e hanno gridato, provando a reagire. Tesi avvalorata dal ritrovamento, da parte di un giovane polacco che abita con la compagna nella casa di fronte, dei portafogli delle vittime, alle prime luci dell'alba.

L'uomo è stato ascoltato più volte dalle forze dell'ordine nell'arco della giornata. Avrebbe raccolto i portamonete portandoli a casa propria per poi restituirli al figlio delle vittime al momento del suo arrivo.

Gli inquirenti seguono tutte le piste, sia quella interna alla famiglia e ai conoscenti che quella esterna.

Hanno ascoltato più volte il pensionato ricoverato nell'ospedale di Lanciano, ma i suoi ricordi sembrano essere confusi e a tratti contraddittori. Continua però a ripetere che si trattava di due uomini a volto coperto, con accento straniero.

Il medico legale, Ivan Melasecca, dopo aver effettuato la ricognizione cadaverica ha confermato che l'anziana «ha ricevuto alcuni colpi al torace con un coltello da cucina, fatale quello al cuore», e ha retrodatato la morte intorno alle 2/3 di notte. Sempre secondo l'anatomopatologo, che oggi effettuerà l'autopsia sul corpo della donna, alcune ferite su mani e braccia mostrano un tentativo di difesa.

Gli anziani sono andati a letto intorno alle 22,30, dopo aver ricevuto la consueta visita dei figli. Dormivano a piano terra, a causa dei problemi di deambulazione della signora. Due stanze: camera, cucina e bagno.

Sulla porta d'ingresso non ci sono segni di effrazione e nessuno dei vicini sembra aver sentito nulla.

Oltre al giovane polacco, abita nel vicolo anche un cittadino romeno, ascoltato dai carabinieri fino a tarda sera. Da qualche tempo era tornata in visita anche la sorella di Emilia Tortella che vive in Argentina, e che dormiva nella casa accanto: «Qui non si usano i ferri alle porte, qui entra uno con un macete e ti uccide», ha detto l'anziana tra le lacrime, «volevo salutare mia sorella ma non me l'hanno permesso, ora ci rivedremo all'altro mondo».

La famiglia Del Bello è conosciuta in paese, il figlio Antonio è un operaio in mobilità della Samputensili e la figlia Concetta ha un negozio di parrucchiera. «Vanno ogni giorno a trovare i genitori», raccontano i compaesani, molti dei quali ricordano che solo tre mesi fa la coppia di anziani aveva subito un furto.

Due uomini si erano presentati alla porta di casa raccontando di essere dei tecnici aquilani del terremoto venuti per controllare i danni, e con questa scusa avevano portato via 300 euro. Dopo una quindicina di giorni si sono ripresentati, ma a quel punto Del Bello li ha scacciati affacciandosi alla finestra e ottenendo in risposta una minaccia che suonava pressappoco così: «Ricordati che hai una moglie sulla sedia a rotelle».

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