il caso

Resteranno fuori dallo stadio 500 abbonati

LANCIANO. Sono le tribune il tallone d'Achille del Biondi. L'unico settore coperto dell'impianto è stato quello dove si sono concentrati i lavori più delicati e costosi. Per rispettare la normativa...

LANCIANO. Sono le tribune il tallone d'Achille del Biondi. L'unico settore coperto dell'impianto è stato quello dove si sono concentrati i lavori più delicati e costosi. Per rispettare la normativa antincendio, di cui il Biondi era sprovvisto fino allo scorso anno, il ballatoio delle tribune è dovuto passare da 90 a 120 centimetri. Un'operazione non di poco conto se si considera che è stata abbattuta tutta la vecchia inferriata per far posto a pezzi assemblabili in ferro e acciaio che dovevano agganciarsi ad un cemento vecchio di 50 anni. Dopo settimane di lavori incessanti, l'okay a poter giocare domenica scorsa contro la Pro Vercelli si è arenato proprio per le tribune che, al sopralluogo della commissione provinciale Pubblici spettacoli, erano risultate ancora da ultimare. Una volta pronte è mancato però il documento che ne certifichi l'agibilità, pronto probabilmente solo per la prossima settimana. Di qui la partita "monca". Il settore, che ospiterebbe circa 500 tifosi abbonati, resterà chiuso. Agibile però ai giornalisti e al Gos (gruppo operativo per la sicurezza) resta la sala stampa, appena sopra le tribune. Intanto resta l'amaro in bocca per i tifosi delle tribune che dovranno trasferirsi ai distinti. La curva nord resta aperta solo alla tifoseria ospite (si attendono poche decine di simpatizzanti da Empoli), mentre la curva sud è riservata alla tifoseria frentana. Facendo tutti i calcoli rimarrebbero, fuori abbonamento, solo circa 380 biglietti. E resta l'incognita di dove ospitare i dirigenti dell'Empoli. L'imbarazzo, oltre ai mancati introiti da parte degli spettatori paganti, si abbatte anche questa volta sulla Virtus. «Sono amareggiato», commenta il vice presidente Guglielmo Maio «spero che mi concedano almeno un centinaio di posti per ospitare la dirigenza dell'Empoli, ma l'importante era giocare a Lanciano». (d.d.l.)

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