Ricorso su Villa Pini, il giudice si riserva
Domani la decisione sul reclamo della società Santa Maria de Criptis contro Abano terme di Petruzzi
CHIETI. Si dovrà aspettare almeno fino a domani (ma i giudici hanno 30 giorni di tempo) per conoscere l’esito del ricorso presentato dal policlinico Santa Maria de Criptis contro la decadenza dalla gara per Villa Pini. L’udienza in camera di consiglio, rinviata a ieri mattina per una cartolina che non era tornata indietro, è durata meno di mezz’ora. Il collegio giudicante presieduto da Camillo Romandini, a latere Lucio Luciotti e Federico Ria, ha dimostrato di conoscere bene tutti i fatti. La società che s’è aggiudicata la clinica nell’asta del 20 giugno, rappresentata dall’avvocato Nicola Spinaci che era presente con l’amministratore Antonio Di Ianni, lamenta di non aver ottenuto a tempo debito l’elenco dei lavoratori a disposizione e di non aver potuto effettuare l’inventario dal 22 al 30 luglio, giorno in cui Santa Maria de Criptis avrebbe dovuto firmare l’atto di vendita (ma non si presentò avanzando il ricorso, ndc). «A questo», spiega Spinaci, «si aggiunge l’impossibilità di controllare il cronoprogramma dei lavori per l’adeguamento della clinica, di cui si stava occupando la curatela, a cui è legata la decadenza dell’autorizzazione sanitaria». I difensori della curatela fallimentare, Carlo Fimiani e Remo Di Giacomo, ribattono che tutte le informazioni, cronoprogramma compreso, erano pubblicizzate sul data room, il portale dedicato ai partecipanti all’asta. Quanto all’inventario, ribattono che «hanno iniziato in ritardo e in due occasioni il personale era in ferie». L’obiezione dell’elenco dei dipendenti di Villa Pini si gioca tutta sulle date: l’accordo sindacale da 462 dipendenti risale al 20 luglio, ma solo il 23 Santa Maria de Criptis avanzò alla curatela richiesta di un elenco di nominativi. «L’ultimo è del 26 luglio», spiega l’avvocato Fimiani, «ma non è stato contestato». I difensori della curatela hanno ribadito che la mancata notifica del reclamo al policlinico Abano Terme, affittuario della clinica, comporterebbe l’impossibilità di procedere. Sono questi i nodi su cui si giocherà la partita, ma le parti sono fiduciose verso il collegio, che ha dimostrato di conoscere dettagliatamente i fatti. Più defilato Manuel De Monte, avvocato della Seagull di Nicola Petruzzi: la vendita di Villa Pini toglie al suo assistito interresse per l’esito del ricorso. Intanto la società neoproprietaria, la casa di cura Santa Camilla, ha versato i 30 milioni per l’acquisto: cifra che non verrà ripartita almeno finché non si conoscerà l’esito del ricorso. (f.r.)
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