Rifiuti, EcoLan investe sul grafene
Lanciano. Piano della società pubblica per la trasformazione degli organici
LANCIANO. Dai rifiuti organici può nascere il grafene, materiale costituito da carbonio e destinato a rivoluzionare numerosi settori industriali, dalla produzione di batterie per dispositivi elettronici e mezzi di trasporto elettrici, fino all'industria dei compositi e dei materiali polimerici. È il nuovo obiettivo a cui sta lavorando EcoLan, la Spa pubblica dei rifiuti presieduta da Massimo Ranieri, che ha presentato il progetto della nuova divisione ricerca nella piattaforma di Cerratina. Si tratta di un laboratorio che sarà il fulcro della ricerca congiunta tra EcoLan e l'azienda del teramano leader nella produzione del grafene, Hygraner, focalizzata sulla trasformazione dei rifiuti organici in grafene. Come spiegato da Andrea Di Filippo, amministratore delegato di Hygraner, «la domanda di grafene, grazie alle sue innumerevoli applicazioni e alla versatilità di questo materiale, è aumentata negli ultimi anni e si prevede un ulteriore incremento in futuro, in particolare per il suo utilizzo nelle tecnologie legate alla mobilità sostenibile e alle energie rinnovabili». Il grafene prodotto a Cerratina verrà utilizzato come acceleratore nei digestori in costruzione nella piattaforma EcoLan, i cui lavori stanno procedendo speditamente. Questo materiale, grazie alla sua eccellente conducibilità elettrica e alla capacità di adsorbire composti indesiderati, potrà migliorare significativamente la produzione di biogas, aumentando l'efficienza e riducendo i tempi di reazione nei processi di digestione anaerobica. Il biogas prodotto verrà successivamente trasformato in biometano, contribuendo alla riduzione delle emissioni di Co2 e alla transizione verso un modello di economia circolare.
Presentati anche sei nuovi porter, piccoli mezzi ecologici acquistati grazie a un finanziamento di 150mila euro del consorzio Coreve, indicati per operare nei vicoli stretti dei centri storici. I mezzi saranno utilizzati nei comuni di Archi, Casalbordino, Monteodorisio, San Vito, Torino di Sangro, Tornareccio e Villa Santa Maria. (d.d.l.)
Presentati anche sei nuovi porter, piccoli mezzi ecologici acquistati grazie a un finanziamento di 150mila euro del consorzio Coreve, indicati per operare nei vicoli stretti dei centri storici. I mezzi saranno utilizzati nei comuni di Archi, Casalbordino, Monteodorisio, San Vito, Torino di Sangro, Tornareccio e Villa Santa Maria. (d.d.l.)