Un lupo fotografato a Punta Aderci

VASTO

Rincorsi da un lupo, si rifugiano su un albero / VIDEO

Paura nel rione Sant’Antonio Abate: una coppia era appena uscita da una cena a casa di amici 

VASTO. Fine cena al cardiopalma domenica sera per una coppia di professionisti vastesi. Uscendo dalla casa di due amici che abitano in un complesso di villette alle spalle di viale Perth, si sono trovati di fronte un lupo. L'animale, infastidito dalla loro presenza, ha prima rincorso la moglie, M.C.. La donna è riuscita ad arrampicarsi su un cancello scavalcandolo. A quel punto il lupo ha preso di mira il marito, V.D.C.. L'uomo, che lavora nello studio legale dell'avvocato Marisa Berarducci, si è rifugiato su un albero. A salvare la coppia, che ha chiesto aiuto ai carabinieri forestali, sono stati gli amici che li avevano ospitati a cena. Questi ultimi hanno raggiunto la coppia in pericolo con un’auto facendola salire a bordo. La sequenza è durata pochi minuti ma le vittime dell'aggressione sono ancora sotto choc.

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Il lupo a Vasto marina, vede l'auto e scappa
La sorpresa qualche giorno fa dopo gli avvistamenti che si erano ripetuti dalla parte nord della costa

La vicenda è stata riferita all'avvocato Berarducci. Il legale, in attesa di decidere il da farsi, lancia un invito alla Regione e ai carabinieri forestali. «L'aggressione», rimarca l'avvocato, «è avvenuta in un quartiere cittadino vicino a strutture sportive e attività commerciali. Se al posto della coppia ci fosse stato un bambino, un anziano o comunque una persona meno agile, l'epilogo sarebbe stato molto diverso. Chi di dovere prenda adeguati provvedimenti per evitare che i lupi invadano ancora il centro abitato. Negli ultimi tempi le segnalazioni sono state numerose. Se pericolosi, gli animali vanno catturati e trasferiti altrove. In ogni caso, va garantita la sicurezza ai cittadini».
La paura per M.C. e V.D.C. è stata tanta. «Quel lupo era affamato e non aveva alcuna voglia di andare via», racconta M.C. al Centro. «Non so nemmeno io come sono riuscita a correre più forte di lui arrampicandomi a un cancello. Poi è stata la volta di mio marito. Il lupo è rimasto sotto l'albero su cui lui si era arrampicato fino a quando non sono arrivati i nostri amici in auto. Noi non siamo riusciti a raggiungere la nostra auto. Abbiamo chiamato i carabinieri, ma al loro arrivo il lupo era già andato via. È stata una esperienza terribile, che non auguro a nessuno e che nessuno dovrebbe vivere», afferma la donna.
Solo qualche giorno fa erano stati avvistati altri esemplari sulla spiaggia di Punta Aderci e nel quartiere Incoronata. Il sindaco Francesco Menna assicura di avere riferito il problema ai carabinieri forestali. «Chi di dovere faccia qualcosa. La vita dei cittadini non può essere messa in pericolo», insiste l'avvocato Marisa Berarducci. «Chi ha deciso di portare i lupi nel territorio per combattere il moltiplicarsi di cinghiali, avrebbe dovuto prevedere un piano di gestione. La speranza è che le autorità intervengano prima che accada qualche disgrazia», conclude l'avvocato.
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