Riqualificazione di piazza Rodi e del pontile 

Vasto. Interventi per 200mila euro nei luoghi-simbolo della riviera, si allarga l’area del pioppo nero

VASTO. Piazza Rodi e pontile. Due simboli della riviera che saranno interessati a breve da una serie di interventi di cui si parla da tempo. Nei giorni scorsi la giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo per la “riqualificazione” di piazza Rodi, al centro di Vasto Marina, antistante la chiesetta di Stella Maris. In realtà, più che di un progetto di riqualificazione si tratta di piccoli interventi – l’importo è di 50mila euro – la cui finalità è quella di sostituire le parti danneggiate della pavimentazione e di allargare l’aiuola che ospita il pioppo nero monumentale. A chiederlo è stato il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali che, con una nota del 23 dicembre 2023, ha prescritto l’ampliamento dell’aiuola per meglio contenere e conservare il maestoso albero, uno dei tre monumenti arborei della città, sottoposto quindi a particolare tutela.
Ammontano invece a 150mila euro i lavori di ripristino e di sistemazione del pontile di Vasto Marina, già oggetto nel recente passato di una serie di interventi che hanno riguardato il rifacimento della pavimentazione, l’illuminazione e la sostituzione delle ringhiere. Si tratta ora di completare le opere che interessano la parte “sommersa” della struttura, cioè i piloni che mareggiate e salsedine hanno corroso lasciando scoperta l’armatura in ferro. I lavori, stando al progetto dell’ingegner Felice Marco Liberatore, consistono in un intervento di ristrutturazione degli elementi degradati e corrosi. Inizialmente la spesa prevista era di 100mila euro, ma si è reso necessario rimodulare il quadro economico con l’aggiornamento dei prezzi. L’importo attuale dell’intervento è di 150mila euro. Il pontile – uno dei simboli per eccellenza del golfo lunato vastese – che oggi ha una funzione prettamente panoramica per consentire la passeggiata sul mare, anticamente aveva una funzione di servizio per le imbarcazioni da pesca. Con la nascita del porto e con l’avvento della motorizzazione, la struttura ha dismesso la funzione originaria, ed è diventata una attrazione turistica. Venne abbattuto tra il 1996 ed il 1997 e ricostruito per un costo totale di circa 500 milioni di vecchie lire. Altri interventi vennero effettuati nel 2019 per il rifacimento della pavimentazione in legno, l’illuminazione e la sostituzione delle ringhiere. (a.b.)