Riqualificazione tribunale prima pietra in agosto

In corso gli ultimi atti del Provveditorato alle opere pubbliche dell’Aquila In 350 giorni la ditta di Isernia dovrà riconsegnare l’edificio ristrutturato

CHIETI. È questione di settimane per la posa della prima pietra: entro la fine della stagione estiva al tribunale di Chieti entreranno gli operai della ditta molisana Spinosa, che un anno fa si è aggiudicata l’appalto per la riqualificazione. La conferma arriva da Enrico Di Giuseppantonio, presidente della Provincia, l’ente proprietario dell’immobile di fine Ottocento. Già a metà maggio aveva annunciato soddisfatto: «Siamo in dirittura d’arrivo». E oggi precisa: «Il Provveditorato alle opere pubbliche dell’Aquila (l’ente interregionale che si occupa dei lavori pubblici di Abruzzo, Sardegna e Lazio, ndc) a giorni consegnerà l’ultima richiesta di autorizzazione all’ufficio urbanistica del Comune. I lavori dovrebbero iniziare ad agosto».

Di Giuseppantonio non nasconde la soddisfazione per la fine di un iter che si trascina dall’inizio del suo mandato (si è insediato a giugno 2009) e che sembrava senza fine, incappato in ritardi e intoppi burocratici. Nei prossimi giorni in Provincia si terrà una riunione tecnica per coordinare gli ultimi dettagli prima dell’avvio effettivo dei lavori di ristrutturazione e adeguamenti sismici per i quali il ministero ha erogato 6 milioni e 700 mila euro.

La ditta di Isernia, come stabilito dal capitolato d’appalto, ha 350 giorni per trasformare il palazzo di giustizia da una struttura malandata e dagli spazi insufficienti ad un gioiello di tecnologia e sicurezza. Il sottotetto, dove pochi giorni fa è stata inaugurata l’aula per le audizioni protette dei minori, sarà sopraelevato di 35 centimetri per creare un cordolo per il consolidamento e l’adeguamento alla legge sismica. Sarà recuperato interamente il terzo piano, con un’area totalmente dedicata alle udienze; e l’atrio d’ingresso avrà percorsi separati per personale giudiziario e avvocati, pubblico e giornalisti. Un’attenzione particolare sarà riservata alle tecniche edilizie più innovative: isolamento termico e acustico, eliminazione delle barriere architettoniche, caldaie a condensazione, tubazioni isolate e sonde termiche, tegole fotovoltaiche per abbattere i consumi. Aumenta il numero degli ascensori e gli attuali, angusti e poco idonei ad ospitare più di quattro persone, saranno ingranditi per potere ospitare fino ad un massimo di 16 persone. Infine i pavimenti saranno di pregio, realizzati con marmo bianco di Carrara. Il cantiere, assicura il progettista, occuperà in maniera limitata piazza San Giustino, che pure dovrebbe sacrificare qualche metro per garantire misure di sicurezza chieste dal presidente del tribunale di cui si sta occupando il Comune (vedi pezzo a lato).

Se tutto andrà secondo programma, entro la fine della prossima estate avvocati e giudici teatini lavoreranno in una struttura idonea ad ospitare il gran numero di processi che si tengono ogni anno.

Dovrebbe essere tutto pronto, dunque, per settembre 2015, la data in cui quasi 12 mila procedimenti approderanno a Chieti dai tribunali di Lanciano e Vasto. Infatti i decreti legislativi 155 e 156 del 2012, che hanno dato atto all’ultima manovra del governo Berlusconi, hanno stabilito la soppressione di 31 piccoli tribunali in tutta Italia.

Vasto perderà 6.519 procedimenti, da Lanciano via 5.380 cause, in entrambi i casi in maggioranza civili. Il tribunale di Chieti diventerà il più grande d’Abruzzo con l’ordine forense più folto.

Francesca Rapposelli

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