Rischio fondi per il piano intercomunale

Il presidente Molino convoca la commissione. Monteferrante: coinvolgere i centri vicini a Vasto

VASTO. Il piano strategico intercomunale approda in Commissione assetto del territorio. L’organismo consiliare, presieduto da Domenico Molino (Pd), è stato convocato d’urgenza per giovedì prossimo, alle 17, nella sala del Gonfalone dove sarà presente anche il professor Roberto Mascarucci, ordinario di urbanistica alla facoltà di architettura dell’Università D’Annunzio. Insomma, un’improvvisa accelerata che molti riconducono alle polemiche di questi giorni sollevate dai Comuni di Cupello e Monteodorisio, i cui rispettivi sindaci, Angelo Pollutri e Ernesto Sciascia hanno protestato per l’esclusione dei due centri, ma che potrebbe essere stata indotta anche da qualche importante adempimento legato ai finanziamenti della Regione. In ballo c’è uno stanziamento di 200mila euro.

«Dobbiamo approvare il piano in tempi stretti», spiega Molino, «per questo alla riunione della Commissione ho preteso la presenza del professor Mascarucci che è a capo della cordata di progettisti che ha redatto lo strumento di programmazione. Il prossimo passaggio sarà il consiglio comunale».

L’amministrazione guidata dal sindaco Luciano Lapenna ha deciso quindi di ingranare la marcia per arrivare al varo definitivo del piano che continua a far discutere per l’esclusione di Cupello e Monteodorisio, circostanza nota dal 2007 ma stranamente tornata al centro dell’attenzione della politica locale.

Rientra nell’acceso dibattito di questi giorni l’intervento di Agostino Monteferrante, ex segretario del Pd di San Salvo secondo il quale «i sindaci di Monteodorisio e Cupello reclamano a giusta ragione l’inclusione. Premesso che il piano era datato già alla presentazione e che in sostanza nulla mette e nulla toglie alle vicende territoriali odierne, è un dato che senza un autentico coinvolgimento territoriale di area vasta, nulla può essere considerato territoriale e tantomeno strategico», afferma Monteferrante, «appare grave che a due sindaci, che pongono un tema di così grande rilievo, non venga data nessuna risposta a eccezione di quella dell’assessore ai lavori pubblici. Così mentre altri territori della Provincia come Lanciano, Ortona, Atessa cercano strade di co-pianificazione, il nostro, seppur negli anni all’avanguardia, ancora una volta perde il passo e rischia di rimanere indietro, imbrigliato al burocratese e ai campanili ritrovati, fossero anche campanili costieri e intercomunali. Se le istituzioni tacciono, è opportuno che si facciano sentire i partiti, in particolare il Pd. Senza solidarietà tra le città del vastese, quest’area posta ai confini dell’impero rischia di essere marginalizzata definitivamente», conclude.

Anna Bontempo

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