CHIETI

Risse e aggressioni, il questore chiude bar per dieci giorni

Il locale della zona dello Scalo è stato più volte teatro di episodi che hanno destato allarme sociale e l'esasperazione dei residenti

CHIETI. Il questore chiude, per dieci giorni, un bar di Chieti Scalo dove, negli ultimi mesi, si sono verificate risse ed aggressioni Il decreto del questore di Chieti Aurelio Montaruli dispone la sospensione, per dieci giorni, della licenza di un bar della zona dello Scalo  teatro di diversi episodi di violenza, l’ultimo dei quali avvenuto nella serata del 6 aprile. In quella occasione le Volanti erano dovute intervenire a seguito di una rissa. Gli autori si erano appena dileguati ma la polizia è riuscita ad identificare un giovane pregiudicato, che era stato già raggiunto da un divieto di accesso agli esercizi pubblici della zona.

Il ragazzo era in evidente stato di agitazione e, nonostante la presenza delle forze dell’ordine, aveva scagliato un oggetto in vetro contro un addetto alla sicurezza del locale. L’episodio non è stato l’unico perché si aggiunto ad altri due episodi di violenza che avevano reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine. Il primo è avvenuto nella notte del 30 novembre del 2023 quando una pattuglia della Polizia è intervenuta, insieme ad un’altra pattuglia dei Carabinieri, per sedare una rissa scoppiata tra cinque giovani.

Uno di loro aveva riportato lesioni, giudicate guaribili con otto giorni di prognosi per trauma cranico, mentre un altro ragazzo era stato ricoverato in osservazione per le ferite riportate. Il secondo episodio si era verificato nella notte del 7 maggio del 2023, quando una Volante era intervenuta nel locale dove era avvenuta una lite tra giovani che nel frattempo si erano dileguati. Nel provvedimento del Questore è anche stigmatizzata la circostanza che, nel corso del tempo, vi sono state anche ripetute richieste di intervento delle forze dell’ordine per segnalazioni di rumori molesti e schiamazzi provenienti dal bar in questione che hanno creato disagio ed esasperazione tra i residenti della zona.