Ristrutturazione tribunale inizio dei lavori nel 2013
Chieti ha solo tre anni per organizzarsi e poter ospitare le sedi soppresse ma il vecchio edificio non basta a contenere anche gli uffici di Lanciano e Vasto
CHIETI. I lavori di ristrutturazione del palazzo di giustizia,reso inagibile per metà dal terremoto aquilano del 2009, secondo la tabella di marcia imposta dal capitolato d’appalto del Provveditorato alle opere pubbliche dell’Aquila, dovrebbero iniziare a fine anno o al massimo nei primi mesi del nuovo. L’impresa ha 350 giorni per riqualificare il palazzo di piazza San Giustino.
Il caso è importante, considerato il decreto legislativo che prevede la soppressione dei tribunali minori e per la provincia l’accorpamento di quelli di Lanciano e Vasto a Chieti. Il capoluogo si deve dare da fare e probabilmente l’antico palazzo di giustizia, di proprietà della Provincia, che una volta ristrutturato recupererà metà del palazzo attualmente inagibile, non basterà a contenere giudici, avvocati e personale degli uffici frentano-vastesi. Su questo fronte il sindaco di Chieti Umberto Di Primio ha già annunciato il project financing per un tribunale bis a largo Cavallerizza. Un progetto da 13mila metri quadrati di superficie il cui bando dovrebbe essere indetto entro l’anno.
Tornando alla ristrutturazione del vecchio palazzo di giustizia la situazione è la seguente: i finanziamenti sono stati erogati dal ministero: 6 milioni e 700mila euro, il Provveditorato alle opere pubbliche dell’Aquila nella metà di giugno, aperte le buste delle offerte, ha aggiudicato provvisoriamente l’appalto alla impresa Spinosa di Isernia. I prossimi step sono: la valutazione da parte del Provveditorato della congruità dell’offerta della impresa vincitrice e dei requisiti dei progettisti, quindi l’aggiudicazione definitiva. Entro 30 giorni da questa data l’impresa dovrà presentare il progetto definitivo, entro 60 giorni quello esecutivo. A questo punto la parola passerà al Comitato tecnico amministrativo del Provveditorato e dopo ci sarà la firma del contratto che darà il via libera all’impresa per iniziare i lavori. Sempre secondo il capitolato d’appalto la impresa molisana si è impegnata a finire i lavori in 350 giorni.
Il problema della ristrutturazione del tribunale si è posto prima della decisione del Governo di sopprimere i tribunali minori. Una esigenza che si è fatta più pressante quando il decreto legislativo ha deciso di chiudere i piccoli tribunali e la conseguenziale annessione a quello del capoluogo. All’Abruzzo, considerato il terremoto del 2009, è stata concessa la proroga di tre anni. Non è stata sospesa l’esecutività della soppressione dei tribunali, come avrebbero voluto i parlamentari abruzzesi del Pd Lanfranco Tenaglia e Giovanni Legnini, ma la sua attuazione. Ovvero il 1° gennaio 2013 i tribunali piccoli (per la provincia di Chieti quelli di Lanciano e Vasto) sono formalmente chiusi ma ci saranno tre anni di tempo per attuare concretamente l’accorpamento a Chieti. Il tempo ritenuto necessario e sufficiente perché il capoluogo si organizzi.
I tempi sono stretti e le perplessità di molti legittime. L’impresa Spinosa, una volta fatti tutti i passi burocratici, potrebbe cominciare i lavori al massimo all’inizio del 2013 e finirli, intoppi permettendo, entro un anno, ma sarà il Comune con la giunta Di Primio a doversi affrettare per realizzare gli altri 13mila metri quadri del tribunale bis. L’opera è stata inserita nel piano triennale delle opere pubbliche. Il sindaco ha promesso che entro l’anno di sarà il bando per il project financing per un’opera da 8-10 milioni. Il tempo stringe.
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