Roccamontepiano, operaio muore schiacciato da una pressa in fabbrica 

Infortunio sul lavoro nell’azienda di pannolini della zona industriale. La vittima aveva 54 anni. Attesa per l’autopsia al policlinico di Colle dell’Ara

ROCCAMONTEPIANO. Muore schiacciato da una pressa nella fabbrica in cui lavorava da quasi vent'anni. Il mortale incidente sul lavoro è avvenuto ieri mattina alla Neos della zona industriale di via Molino vecchio, stabilimento in cui si producono pannolini. La vittima è Fernando Belli, 54 anni, colpito al capo dai magli di un macchinario del reparto in cui stava operando nel primo turno della giornata. L'allarme, scattato qualche minuto prima delle 11 e 30, è stato dato dai colleghi che hanno immediatamente chiamato il 118. I sanitari, giunti a bordo di un'autoambulanza partita dal Santissima Immacolata di Guardiagrele e di un elicottero del soccorso regionale, hanno tentato di rianimare l'operaio ma non c'è stato nulla da fare. Sul posto negli stessi minuti sono arrivati anche i carabinieri della stazione di Casalincontrada. Il magistrato di turno, arrivato intorno a mezzogiorno, ha disposto il trasferimento della salma al clinicizzato di Chieti. Domani mattina al reparto di Medicina legale è fissata l'autopsia, che dovrà fare luce sulle cause della morte anche attraverso la ricostruzione della dinamica dell'incidente. I risultati andranno nel fascicolo già aperto, dove confluiranno le testimonianze raccolte dagli inquirenti per documentare i minuti che hanno preceduto il fatto. Sigilli anche sul macchinario, che già nei primi atti dell'indagine potrebbe essere sottoposto a perizia specialistica per appurare l'eventualità di un malfunzionamento, al momento tra le ipotesi formulate sulle cause. Belli lavorava alla Neos fin dall'inizio dell'attività della fabbrica, nei primi anni Novanta sotto il marchio Tredegar, la multinazionale del pannolino passata di mano per effetto di complesse vicende finanziarie e societarie. A parte il cambio di nome, lo stabilimento roccolano è uscito indenne dalla crisi cominciata nel 2008 mantenendo inalterate la forza lavoro di circa 80 dipendenti e la posizione forte sui mercati internazionali. Per Roccamontepiano l'insediamento della Tredegar nel 1993 rappresentò un salto di qualità per via del profilo aziendale che garantiva stabilità occupazionale e sicurezza lungo l'intero processo delle lavorazioni. «È inspiegabile», confida un collega di Belli, «non abbiamo mai avuto problemi su questi macchinari, che sono all'avanguardia tecnologica. Non sappiamo davvero cosa può essere accaduto». Il sindaco di Roccamontepiano, Orlando Donatucci, è un amico di Belli. «Un uomo dedito al lavoro e alla famiglia», spiega, «la sua morte ci ha gettato tutti nello sconforto». E' toccato proprio al sindaco, medico al pronto soccorso di Guardiagrele, comunicare ieri in fabbrica la notizia alla moglie Antonella, che si era precipitata alla Neos per capire cosa c'era di vero in alcune notizie su un grave incidente che aveva coinvolto il marito. Belli lascia anche due figli, Alberto e Patrizio di 34 e 33 anni.

Francesco Blasi

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