Rsa Sevel: bar incendiato manca la vigilanza
Atessa, i sindacati di fabbrica: colpiti anche gli operai che perdono un servizio In un video le immagini del rogo doloso che distrugge il chiosco
ATESSA. La Procura di Lanciano ha aperto un’inchiesta sul rogo doloso che ha distrutto il bar “Sevel” in contrada Saletti, accanto all’ingresso principale dello stabilimento dei Ducato. A seguire le indagini, svolte dai carabinieri della compagnia di Atessa, è il sostituto procuratore Ruggiero Dicuonzo.
Su Internet spunta, intanto, un inquietante video del chiosco divorato dalle fiamme, girato da un anonimo visibile sul sito del Centro. Il video amatoriale, probabilmente realizzato con un cellulare, è stato pubblicato su Youtube sabato. Le immagini, però, sono state girate venerdì notte alle 23,53. Nel filmato, che dura poco più di due minuti, si vede il bar completamente avvolto dalle fiamme e dal fumo. La scena è ripresa in lontananza, presumibilmente da dentro lo stabilimento Sevel, poiché si notano i cancelli e qualche auto posteggiata. Il video è stato caricato con il sottofondo di una canzone remixata dei Massive Attack, “Paradise circus”.
C’è un commento di un utente che chiede informazioni sul video, sollecitando una risposta dell’autore. Questa, però, è stata rimossa da chi gestisce il sito.
Dopo le dichiarazioni del segretario regionale della Fiom-Cgil, Nicola Di Matteo, ai proprietari del bar arriva la solidarietà della Rsa Sevel. «Abbiamo appreso e costatato con sgomento quanto accaduto al bar davanti al nostro stabilimento, un fatto che ci inquieta tantissimo», scrivono in una nota, «se si dovesse confermare l’origine dolosa dell’incendio, saremo di fronte ad un episodio di una violenza inaudita che confermerebbe quanto da noi più volte denunciato nel passato: l’insufficiente presenza e vigilanza delle forze dell’ordine. Per i volumi di traffico e presenza di persone non è possibile che mai sia presente un vigile, un poliziotto o un carabiniere. Non comprendiamo le motivazioni di un tale atto, ma siamo certi che si siano colpiti, oltre che il gestore dell’attività e la sua famiglia, a cui va tutta la nostra solidarietà e la disponibilità per iniziative specifiche e mirate, anche le lavoratrici e i lavoratori che hanno perso un importante servizio e un ultimo luogo di socializzazione. Auspichiamo», concludono le rappresentanze sindacali, «che da un episodio di tale gravità gli organi competenti e le istituzioni rivedano le loro posizioni sulla gestione di questa importante area industriale. Un ruolo importante può e deve svolgerlo anche la direzione Sevel che deve presidiare con i propri mezzi il territorio». (s.so.)
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