Rubano i portafogli ai clienti: madre e figlio sorpresi e arrestati
Lanciano. I due sotto accusa per i colpi nei supermercati, indagato anche il convivente della donna Beccati grazie alle telecamere mentre infilano le mani nelle borse poggiate sui carrelli della spesa
LANCIANO. In trasferta dal Molise per rubare i portafogli ai clienti dei supermercati. I carabinieri di Lanciano hanno arrestato madre e figlio, un terzo borseggiatore è ricercato. Ai domiciliari sono finiti Marilena Di Berardino, 55 anni, e il figlio Cristian Basciani, 28. Non è stato ancora rintracciato il convivente della donna, N.R., 56 anni. I tre sono indagati in concorso per furto aggravato ed indebito utilizzo di carte di credito.
Almeno quattro sono i furti contestati alla banda, messi a segno in alcuni supermercati di Lanciano. La tecnica, collaudata, era sempre la stessa. Individuavano le vittime, per lo più donne anziane, intente a scegliere prodotti sugli scaffali. In genere era la Di Berardino che si avvicinava al carrello e, approfittando della disattenzione delle ignare clienti, si impossessava del portafogli lasciato nella borsa momentaneamente incustodita. Successivamente i tre si allontanavano a bordo di un’auto, guidata dal palo rimasto all’esterno, per raggiungere altri negozi, a Lanciano o nei dintorni, dove utilizzavano le carte di credito rubate prima che fossero bloccate dalle vittime. I borseggi hanno fruttato un illecito guadagno di oltre 3mila euro. Alle denunce raccolte dai carabinieri della stazione di Lanciano lo scorso settembre, sono seguite certosine indagini che hanno permesso di ricostruire la dinamica dei fatti e di identificare i soggetti coinvolti. I militari della stazione e del Nucleo operativo e radiomobile hanno visionato sia le telecamere a circuito chiuso dei supermercati, sia le riprese di altre videocamere installate nei punti strategici della città e nelle attività commerciali dove i tre si erano recati per utilizzare le carte di credito. Così sono risaliti al tipo di veicolo e alla targa ed hanno estrapolato i volti dei tre, identificati con la collaborazione dei colleghi della compagnia di Larino (Campobasso), competenti sul luogo di residenza degli indagati. Su richiesta del procuratore Mirvana Di Serio, che ha coordinato le indagini, il gip Massimo Canosa ha emesso un’ordinanza di misura cautelare ai domiciliari per i tre, ritenendo elevato il pericolo di recidiva criminosa. I furti commessi in un breve arco temporale e in luoghi distanti dalla loro abitazione fanno presumere, infatti, che gli indagati siano abitualmente dediti a tale attività criminosa. Per questo sono in corso ulteriori verifiche da parte dei carabinieri della compagnia di Lanciano, agli ordini del tenente colonnello Vincenzo Orlando, per stabilire il coinvolgimento degli arrestati in altri colpi, effettuati con lo stesso “modus operandi” in località della costa adriatica.
Almeno quattro sono i furti contestati alla banda, messi a segno in alcuni supermercati di Lanciano. La tecnica, collaudata, era sempre la stessa. Individuavano le vittime, per lo più donne anziane, intente a scegliere prodotti sugli scaffali. In genere era la Di Berardino che si avvicinava al carrello e, approfittando della disattenzione delle ignare clienti, si impossessava del portafogli lasciato nella borsa momentaneamente incustodita. Successivamente i tre si allontanavano a bordo di un’auto, guidata dal palo rimasto all’esterno, per raggiungere altri negozi, a Lanciano o nei dintorni, dove utilizzavano le carte di credito rubate prima che fossero bloccate dalle vittime. I borseggi hanno fruttato un illecito guadagno di oltre 3mila euro. Alle denunce raccolte dai carabinieri della stazione di Lanciano lo scorso settembre, sono seguite certosine indagini che hanno permesso di ricostruire la dinamica dei fatti e di identificare i soggetti coinvolti. I militari della stazione e del Nucleo operativo e radiomobile hanno visionato sia le telecamere a circuito chiuso dei supermercati, sia le riprese di altre videocamere installate nei punti strategici della città e nelle attività commerciali dove i tre si erano recati per utilizzare le carte di credito. Così sono risaliti al tipo di veicolo e alla targa ed hanno estrapolato i volti dei tre, identificati con la collaborazione dei colleghi della compagnia di Larino (Campobasso), competenti sul luogo di residenza degli indagati. Su richiesta del procuratore Mirvana Di Serio, che ha coordinato le indagini, il gip Massimo Canosa ha emesso un’ordinanza di misura cautelare ai domiciliari per i tre, ritenendo elevato il pericolo di recidiva criminosa. I furti commessi in un breve arco temporale e in luoghi distanti dalla loro abitazione fanno presumere, infatti, che gli indagati siano abitualmente dediti a tale attività criminosa. Per questo sono in corso ulteriori verifiche da parte dei carabinieri della compagnia di Lanciano, agli ordini del tenente colonnello Vincenzo Orlando, per stabilire il coinvolgimento degli arrestati in altri colpi, effettuati con lo stesso “modus operandi” in località della costa adriatica.