Rubano nella casa di un’anziana: in 4 condannati a 5 anni ciascuno 

Il furto di oro del valore di 10mila euro mentre la giovane della gang distraeva la padrona dell’abitazione Il pm aveva chiesto la pena di sei anni, recidivo uno degli imputati. La difesa annuncia il ricorso in appello

VASTO. Truffare e raggirare a scopo di profitto è un reato che purtroppo continua a mietere molte vittime anche nel Vastese. Nel mirino dei truffatori ci sono soprattutto le persone anziane e più fragili. I giudici del tribunale di Vasto hanno deciso di essere inflessibili e usare il pugno duro con chi commette furti con astuzia e destrezza provocando danni materiali e psicologici alle vittime . Il giudice Tito Antonini ha inflitto per questo con una severa condanna a quattro imputati accusati di furto con astuzia. I quattro sono stati condannati a cinque anni di carcere a testa. Il pm, Iaia Marino, al termine della propria requisitoria, aveva chiesto per loro 6 anni di carcere. I difensori dei quattro condannati, gli avvocati Isabella Mugoni , Alessandro Orlando, Marco Zanna ed Emanuele Calista, hanno preannunciato ricorso in appello.
La vicenda che ha trascinato S.B., 31 anni, di Vasto; M..S., 28, di Pescara; S.B., 51, di Vasto e L.S., 58, di Pescara, sul banco degli imputati è simile a tante storie narrate quotidianamente dalla cronaca. Il quartetto architettando un piano si era introdotti a casa di M.E.M., anziana signora di Vasto ed era riuscito a portarle via tutti gli oggetti in oro che aveva. L'anziana aveva custodito i monili in diverse confezioni conservate in un cassetto della camera da letto. Il valore dei preziosi è stato quantificato in diecimila euro. Ad entrare per prima a casa della donna era stata M.S.. La ragazza fingendo si essere una vecchia conoscenza, gentile e affabile era riuscita a convincere e distrarre la padrona di casa. L'anziana non si era accorta che la porta di casa non era stata chiusa. Mentre M.S. intratteneva la vittima in soggiorno, gli altri tre entravano nell'appartamento e una volta arrivati in camera da letto si appropriavano dei monili. Dopo "il colpo" il quartetto si era allontanato a bordo di una Fiat 500.
Un particolare rimarcato dai giudici e che ha influito sulla sentenza è stato il fatto che il gruppo aveva approfittato di una persona che a causa dell'età non avrebbe potuto difendersi. Nel caso di S.B. si è trattato poi di recidiva specifica. Come detto i difensori dei quattro imputati non sono affatto d’accordo e presenteranno ricorso in appello. Qualora i giudici dell'Aquila dovessero confermare la sentenza per i 4 si apriranno le porte del carcere.
Solo due giorni fa il sindaco di Vasto, Francesco Menna, aveva lanciato un nuovo monito allertando i cittadini e invitandoli a fare attenzione alle truffe. Polizia e carabinieri rinnovano l'invito agli anziani a non aprire la porta a nessuno se non a persone di fiducia , chiamando subito in caso di dubbio il 112 o il 113 .
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