Rubano oro, Rolex e telefonini: presa la banda dei ladri nelle ville
Tre gli arresti: sono giovani di 21 e 28 anni scoperti con il bottino e pronti a compiere un altro furto Erano riusciti a prendere le chiavi di casa dall’auto del proprietario mentre era a cena, fermati in tempo
CHIETI . Erano pronti ad entrare in azione e svaligiare una villa, ma sono stati bloccati prima che potessero agire. I carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Chieti, diretti dal tenente colonnello Massimo Di Lena, hanno sventato un colpo in un’abitazione isolata nella periferia teatina e recuperato i proventi di altri furti, tra cui anche orologi Rolex e smartphone. Tre sono le persone finite in manette: si tratta di Giosuè Della Santacasa e Sharon Spinelli di 28 anni, e Nicola Corso di 21, di origini sinti, due dei quali provenienti da fuori regione. È questo l’esito di un’operazione portata a termine nel fine settimana dai carabinieri, impegnati nel controllo del territorio. Proprio durante l’attività di monitoraggio la banda di giovanissimi è stata notata da una pattuglia nella tarda serata di sabato in atteggiamenti sospetti vicino al villino, tanto da far scattare una perquisizione nei confronti dei tre.
A quel punto i carabinieri hanno scoperto che i ladri erano in possesso delle chiavi di accesso alla casa intenzionati a svaligiare e della carta di circolazione dell’autovettura intestata al proprietario della casa. Ma non solo, perché con sé avevano strumenti utili all’effrazione, diversi cellulari e tre orologi di pregio, ritenuti essere la refurtiva di altri episodi simili precedentemente portati a termine. Le immediate indagini hanno permesso di accertare come la banda fosse entrata in possesso delle chiavi della villa e della carta di circolazione dell’auto all’esito dell’effrazione della stessa vettura. Quest’ultima, infatti, era parcheggiata nell’area di sosta di un noto ristorante della zona, dove i ladri hanno agito mentre il proprietario del veicolo si trovava a cena insieme alla famiglia, ignaro di quel che stesse accadendo all’esterno del locale.
È stata quindi provvidenziale l’azione dei carabinieri per sventare il colpo che di lì a poco i giovani ladri avrebbero messo a segno dentro la villa, agendo probabilmente indisturbati se non ci fosse stato il tempestivo intervento delle forze dell’ordine. Nei confronti dei tre malviventi sono scattati gli arresti su disposizione del pubblico ministero di turno e sono stati portati in camera di sicurezza in attesa dell’udienza di convalida. Pesanti le accuse a loro carico: dovranno rispondere di furto aggravato continuato e tentato furto aggravato in abitazione, in concorso. Per quanto riguarda la refurtiva recuperata dai carabinieri, questa è stata sottoposta a sequestro in attesa di ulteriori riscontri investigativi finalizzati ad attribuirne la provenienza.
A quel punto i carabinieri hanno scoperto che i ladri erano in possesso delle chiavi di accesso alla casa intenzionati a svaligiare e della carta di circolazione dell’autovettura intestata al proprietario della casa. Ma non solo, perché con sé avevano strumenti utili all’effrazione, diversi cellulari e tre orologi di pregio, ritenuti essere la refurtiva di altri episodi simili precedentemente portati a termine. Le immediate indagini hanno permesso di accertare come la banda fosse entrata in possesso delle chiavi della villa e della carta di circolazione dell’auto all’esito dell’effrazione della stessa vettura. Quest’ultima, infatti, era parcheggiata nell’area di sosta di un noto ristorante della zona, dove i ladri hanno agito mentre il proprietario del veicolo si trovava a cena insieme alla famiglia, ignaro di quel che stesse accadendo all’esterno del locale.
È stata quindi provvidenziale l’azione dei carabinieri per sventare il colpo che di lì a poco i giovani ladri avrebbero messo a segno dentro la villa, agendo probabilmente indisturbati se non ci fosse stato il tempestivo intervento delle forze dell’ordine. Nei confronti dei tre malviventi sono scattati gli arresti su disposizione del pubblico ministero di turno e sono stati portati in camera di sicurezza in attesa dell’udienza di convalida. Pesanti le accuse a loro carico: dovranno rispondere di furto aggravato continuato e tentato furto aggravato in abitazione, in concorso. Per quanto riguarda la refurtiva recuperata dai carabinieri, questa è stata sottoposta a sequestro in attesa di ulteriori riscontri investigativi finalizzati ad attribuirne la provenienza.