FARA FILIORUM PETRI

Rubati cinque quintali di cipolle per la festa 

Furto ai danni di un'imprenditrice, il prodotto tipico serviva per la storica manifestazione in programma ieri e questa sera 

FARA FILIORUM PETRI. Cinque quintali di cipolle bianche piatte di Fara Filiorum Petri sono stati rubati alla vigilia di Fara Cipollara, la kermesse in onore del bulbo bianco dal sapore dolce, coltivato da secoli nel territorio farese e diventato uno degli alimenti annoverati tra i prodotti tipici minori regionali.

Il "tiro mancino", ai danni di una giovane imprenditrice agricola del posto, è stato scoperto il primo agosto e, a seguito, denunciato ai carabinieri forestali. Il fatto non ha scoraggiato l’entusiasmo dei faresi nella realizzazione della sagra della cipolla, giunta alla diciannovesima edizione, in programma ieri e questa sera. Ora si investiga sugli indizi catturati dalle fototrappole.

«Non è la prima volta che accade», esordisce l’imprenditrice che, recandosi sul campo per finire di raccogliere le cipolle in vista della festa del paese, si è accorta di essere stata derubata. «Tre anni fa subimmo un furto molto simile: metà del raccolto, a ridosso della sagra della cipolla bianca piatta di Fara. Quella volta decidemmo di non denunciare, ma non oggi. Quest’anno la presenza delle fototrappole ci dà, fortunatamente, la possibilità di avere qualche indizio in più. Gli organi competenti sono già al lavoro, li ringraziamo del loro operato», continua la donna. «Evidentemente qualcuno dimentica che il nostro lavoro non è finalizzato solo alle serate di festa, ma anche al mantenimento familiare». Nessuna ripercussione sull’offerta gastronomica della sagra, che viene organizzata dai comitati delle contrade.
«Siamo tutti vicini alla nostra concittadina, alla quale è stato inflitto questo duro colpo», dice Corrado Di Nardo, presidente dell’associazione Produttori della cipolla bianca piatta di Fara. «Dal 2015 stiamo cercando di valorizzare il nostro prodotto tipico e l’oltraggio di qualcuno, nel voler danneggiare i pochi produttori di cipolla farese, quattro o cinque, è da ritenersi gravissimo», tuona Di Nardo. «Non comprendiamo chi possa aver fatto un’azione simile, andando a colpire una famiglia che lavora duramente per crescere i figli e non, di certo, per hobby. Faremo di tutto per tutelare il nostro lavoro e il nostro territorio».
«È un fatto alquanto insolito», commenta sorpreso il sindaco Paolo Pitetti. «Rimarremo vigili sugli andamenti della vicenda e vicini ai nostri concittadini colpiti». (d.z.)
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