Ruspe all’Hotel Sabrina, era il quartier generale del ministro Gaspari 

VASTO. È iniziata la demolizione dell’Hotel Sabrina destinato ad essere trasformato in complesso residenziale. Un pezzo di storia della città scompare sotto i colpi delle ruspe. La forte crisi che ha colpito il comparto alberghiero, accentuata dalla pandemia, non ha risparmiato neanche la storica struttura ricettiva di contrada San Tommaso, la cui proprietà - che fa capo alla famiglia Baiocco - ha presentato in Comune un progetto relativo ad un intervento di “rigenerazione urbana del patrimonio edilizio esistente”, che prevede l’abbattimento dell’Hotel e la realizzazione di due corpi di fabbrica a carattere residenziale, ognuno dei quali sarà dotato di 24 appartamenti, di cui 12 al piano terra ed altri 12 al primo livello. Al momento le ruspe sono in azione nella parte lato mare che fiancheggia la pista ciclabile che unisce Vasto a San Salvo.
Con la demolizione dell’Hotel Sabrina, costruito negli anni settanta e diventato l’emblema del turismo a Vasto, non scompare solo l’ennesima struttura ricettiva della Marina, ma va via anche un pezzo di storia. Chi è più avanti negli anni ricorda che proprio in quell’albergo trascorreva le ferie Remo Gaspari, scomparso il 19 luglio 2011 all’età di 90 anni.

In queste ore le immagini dell’abbattimento dello storico albergo della Marina stanno facendo il giro del web. Molti i ricordi evocati da quella struttura. «È un pezzo della nostra gioventù che va via», è il commento che gira con insistenza su Facebook dove in molti hanno accolto con disappunto l’arrivo di nuovi appartamenti. Residence che vanno ad aggiungersi ai tanti già presenti. L’intervento edilizio prevede lavori di ristrutturazione mediante demolizione e ricostruzione dell’immobile nello stesso luogo dove oggi è presente l’albergo e che è collocato all’esterno dell’area Sic (Sito di interesse comunitario) di Vasto Marina, affiancando la pista ciclabile esistente. Verranno realizzati complessivamente 48 appartamenti che svilupperanno in totale una superficie di 2.410 metri quadri con parcheggi ed aree verdi attraverso la piantumazione di alberi autoctoni e tipici delle aree costiere mediterranee.
©RIPRODUZIONE RISERVATA