CASALBORDINO

Ruspe sulla spiaggia, scatta l'esposto

La onlus Stazione ornitologica abruzzese: "Vegetazione distrutta nello storico sito di nidificazione del Fratino"

CHIETI. La onlus Stazione ornitologica abruzzese ha depositato un dettagliato e documentato esposto alla procura di Vasto, ai carabinieri-forestali, alla guardia costiera, alla guardia di finanza e a molti enti sulla distruzione avvenuta a Casalbordino di un sito storico di nidificazione del Fratino, segnalato al Comune nel 2011, con la devastazione di vegetazione delle spiagge, tra cui decine di esemplari della rarissima camomilla delle spiagge.

"Questa specie, che la stessa Regione Abruzzo ha definito nei suoi documenti allegati al piano demaniale marittimo come 'gravemente minacciata'", si legge sul comunicato della onlus, "aveva colonizzato da tempo anche questo tratto di litorale a sud del centro abitato della marina (oltre a quello a Nord citato dal sindaco nella replica in cui ha cercato di smentire quanto avvenuto), assieme ad altre specie tipiche delle spiagge. Evidentemente l'amministratore non solo non ha letto il nostro comunicato che localizzava esattamente l'intervento, facendo quindi lui confusione, ma ha evidenziato qualche lacuna nel campo della botanica.

Tra l'altro le foto di camomilla delle spiagge che abbiamo diffuso (relative a quanto c'era prima dei lavori) erano state scattate nel 2019 da Massimo Pellegrini, noto naturalista e presidente della SOA, esattamente nel posto oggetto dell'intervento, come d'altro lato testimoniano anche i poveri resti di questa specie vegetale rarissima che si notano anche nelle foto che abbiamo diffuso spuntare qui e lì tra la sabbia dell'area oggetto dei lavori.

Ora, a parte le doverose verifiche sulla responsabilità di quanto accaduto, non resta che cercare di ripristinare la naturalità dell'area, partendo dal tentativo di salvare gli esemplari non completamente recisi eventualmente ancora presenti. Inoltre dovranno essere presi i semi della specie in estate dagli esemplari rimasti per seminarli nella prossima primavera. Ovviamente l'area dovrà essere attentamente protetta per permettere la ricolonizzazione delle varie specie.

In questo senso abbiamo parlato per le vie brevi sia con il comune che con Ecolan, il soggetto che gestisce la pulizia delle spiagge a Casalbordino; quest'ultimo ci ha assicurato una piena disponibilità per uscire da questa situazione conflittuale. Infine, sorprende che il Comune di Casalbordino insista nel prevedere la realizzazione di due stabilimenti balneari in tale area, in palese contrasto con le norme internazionali, nazionali e regionali sulle tutela delle specie rare e minacciate che abbiamo dettagliatamente elencato nell'esposto. Abbiamo chiesto quindi di provvedere all'immediata variante del Piano demaniale per escludere stabilimenti da un'area di così rilevante importanza".