bilancio di previsione

Sì dei revisori: ma alzate l’Imu o riducete le spese correnti

CHIETI. «Il parere espresso dal collegio dei revisori dei conti è una risposta importante alle opposizioni. Ci regala un po’ di tranquillità ma le criticità di bilancio da risolvere restano». Il...

CHIETI. «Il parere espresso dal collegio dei revisori dei conti è una risposta importante alle opposizioni. Ci regala un po’ di tranquillità ma le criticità di bilancio da risolvere restano».

Il sindaco Umberto Di Primio commenta con moderata soddisfazione il via libera dato dai revisori dei conti al bilancio di previsione 2012 dell’ente che approderà in consiglio comunale entro la prima metà di luglio. Il bilancio prevede una spesa corrente di 60 milioni di euro, investimenti per 19 milioni di euro con un accantonamento di 2,5 milioni di euro per il contenzioso.

«Ma il lasciapassare dei revisori, scorgendo con attenzione la relazione prodotta, è condizionato. Non a caso vengono sollevate osservazioni e riserve con il suggerimento rivolto all’ente di «attuare i margini di manovra, oggi ancora possibili, consistenti nella rivisitazione delle aliquote Imu e/o a tagli di spesa non strettamente correlati alle funzioni essenziali dell’ente».

Il Comune, in soldoni, per chiudere in equilibrio il bilancio corrente, deve reperire altri soldi in bilancio. Il collegio dei revisori, presieduto da Valerio D’Amicodatri e composto da Angelo Marrone e Rossano Marangione, consiglia all’ente di tagliare ulteriormente la spesa prevista o di ritoccare le aliquote Imu al momento ferme allo 0,4% per la prima casa e allo 0,76% per la seconda casa. Il regolamento va approvato entro il 30 settembre quando il Comune, a questo punto, potrebbe decidere di innalzare l’aliquota Imu sulla seconda casa. L’aumento dell’imposta sulla casa rischia di diventare quasi un’impellenza per l’ente se non si dovesse concretizzare il piano di alienazione immobiliare da cui proviene una parte consistente della somma inserita nel bilancio previsionale.

Enrico Iacobitti, segretario cittadino del Pd, ammonisce. «Siamo di fronte ad un bilancio che si tiene in piedi formalmente e si poggia soltanto sulla potenziale vendita dei beni immobili. Almeno ci auguriamo che l’amministrazionece tagli la spesa corrente lasciando immutate le aliquote Imu.

Jari Orsini

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