Sabino, consegnati i risultati delle autopsie
Casalbordino. Conclusi gli accertamenti dei periti sui tre morti dell’esplosione di settembre 2023
CASALBORDINO. Strage bis alla Esplodenti Sabino: l'indagine avviata un anno fa è vicina alla conclusione. Consegnati in procura dai periti, il medico legale Pietro Falco e la genetista Rossella Ferrante, i risultati delle autopsie sui corpi di Fernando Di Nella, 62 anni, di Lanciano; Gianluca De Santis, 44, di Palata (Campobasso) e Giulio Romano, 56, di Casalbordino. È stata soprattutto la perizia su quest'ultimo che ha richiesto più tempo considerati i danni provocati sul corpo del 56enne dalla deflagrazione. Particolare che induce a far ritenere che al momento dell'esplosione fosse il più vicino all'ordigno.
Vista la segretezza con cui vengono eseguite le indagini al momento è solo possibile formulare delle ipotesi. L'esplosione si verificò il 13 settembre 2023. Sette gli avvisi di garanzia inviati dalla Procura ad altrettanti dirigenti e tecnici dell’impresa. Un atto dovuto in presenza di un esame irripetibile come l'autopsia. Il pubblico ministero del tribunale di Vasto, Silvia Di Nunzio, ha ipotizzato i reati di omicidio colposo plurimo con l'aggravante della violazione delle norme per prevenire gli incidenti sul lavoro. I familiari delle vittime chiedono giustizia tramite i loro legali, gli avvocati Antonello Cerella, Michele Di Toro, Bernardo Mucci, Alessandra D'Aurizio e Giovanni Santo. I legali aspettavano i risultati dell'autopsia per comprendere la dinamica della disgrazia.
Pare certo che Fernando Di Nella non si stesse occupando della granata. La sfortuna ha voluto che si trovasse nella zona in qualità di caposquadra. Un particolare che rende ancora più amaro quello che è accaduto. Le indagini sono state eseguite dai carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche (Ris). L'ispezione degli specialisti dell’Arma è stata lunga e meticolosa. Ad essa sono state aggiunte le testimonianze raccolte in azienda. L'indagine mira a stabilire se la sciagura sia stata provocata da un errore umano o da una spoletta difettosa. I carabinieri del Noe hanno compiuto anche altre indagini per appurare eventuali violazioni dal punto di vista ambientale. Ora si attendono le conclusioni della Procura.
Un mese fa presidente del consiglio d'amministrazione della Esplodenti, Gianluca Salvatore, i componenti del Cda, Sabino Salvatore, Massimo Salvatore, Marco Salvatore, il direttore dello stabilimento, Giustiniano Tiberio, il responsabile del servizio protezione e prevenzione, Stefano Stivaletta, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Paolo Iocco e il capo reparto Carlo Piscopo sono stati tutti assolti per l'esplosione di quattro anni fa, in cui, persero la vita Carlo Spinelli, 54 anni, di Casalbordino, Paolo Pepe, 45, di Pollutri, e Nicola Colameo, 46, di Guilmi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Vista la segretezza con cui vengono eseguite le indagini al momento è solo possibile formulare delle ipotesi. L'esplosione si verificò il 13 settembre 2023. Sette gli avvisi di garanzia inviati dalla Procura ad altrettanti dirigenti e tecnici dell’impresa. Un atto dovuto in presenza di un esame irripetibile come l'autopsia. Il pubblico ministero del tribunale di Vasto, Silvia Di Nunzio, ha ipotizzato i reati di omicidio colposo plurimo con l'aggravante della violazione delle norme per prevenire gli incidenti sul lavoro. I familiari delle vittime chiedono giustizia tramite i loro legali, gli avvocati Antonello Cerella, Michele Di Toro, Bernardo Mucci, Alessandra D'Aurizio e Giovanni Santo. I legali aspettavano i risultati dell'autopsia per comprendere la dinamica della disgrazia.
Pare certo che Fernando Di Nella non si stesse occupando della granata. La sfortuna ha voluto che si trovasse nella zona in qualità di caposquadra. Un particolare che rende ancora più amaro quello che è accaduto. Le indagini sono state eseguite dai carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche (Ris). L'ispezione degli specialisti dell’Arma è stata lunga e meticolosa. Ad essa sono state aggiunte le testimonianze raccolte in azienda. L'indagine mira a stabilire se la sciagura sia stata provocata da un errore umano o da una spoletta difettosa. I carabinieri del Noe hanno compiuto anche altre indagini per appurare eventuali violazioni dal punto di vista ambientale. Ora si attendono le conclusioni della Procura.
Un mese fa presidente del consiglio d'amministrazione della Esplodenti, Gianluca Salvatore, i componenti del Cda, Sabino Salvatore, Massimo Salvatore, Marco Salvatore, il direttore dello stabilimento, Giustiniano Tiberio, il responsabile del servizio protezione e prevenzione, Stefano Stivaletta, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Paolo Iocco e il capo reparto Carlo Piscopo sono stati tutti assolti per l'esplosione di quattro anni fa, in cui, persero la vita Carlo Spinelli, 54 anni, di Casalbordino, Paolo Pepe, 45, di Pollutri, e Nicola Colameo, 46, di Guilmi.
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