Salesiani, il sindaco: «Avanti con l’acquisto»

Lapenna e il centro sportivo in vendita: è un affare, così evitiamo anche eventuali speculazioni edilizie

VASTO. «Non una ciambella di salvataggio, ma una operazione che, oltre ad avere dei risvolti sociali ed essere conveniente per il Comune, eviterà future speculazioni edilizie». Il sindaco Luciano Lapenna difende la scelta di acquisire il complesso sportivo dell’Opera salesiana al patrimonio dell’ente: palestra, spogliatoi, terreni e parcheggi per un valore di 4.110.500 euro, stando ad una stima dell’istituzione religiosa. L’argomento tornerà presto all’attenzione del consiglio comunale. È lo stesso primo cittadino ad annunciarlo, non senza aver precisato che su questo punto c’è la massima condivisione nella maggioranza di centrosinistra, dove nei mesi scorsi qualche forza politica aveva chiesto un ulteriore approfondimento soprattutto in merito alla futura gestione della struttura. I dubbi, a proposito, non sono affatto peregrini ed attengono anche alla capacità delle casse comunali di far fronte ai pagamenti.

«Ci sono stati diversi contatti con il Credito sportivo, al quale abbiamo chiesto di poter subentrare accollandoci il mutuo residuo, ma con una dilazione sui tempi in modo tale da avere rate di importo inferiore, quindi più leggere, spalmate in un arco temporale più lungo», spiega il sindaco, «nel frattempo abbiamo fatto valutare dai tecnici comunali il valore dell’intero impianto. Il dirigente del settore lavori pubblici, ingegner Roberto D’Ermilio, ha accertato la congruità dell’intera operazione dando il proprio parere favorevole. In consiglio comunale torneremo con la nota del Credito sportivo, che indica le condizioni per il subentro, e con la stima dei nostri uffici».

Molti però sono convinti che si tratti di un’operazione di salvataggio per venire in soccorso dell’Opera salesiana che non riesce più a garantire il pagamento delle rate di mutuo. «Abbiamo valutato tutti i risvolti, senza trascurarne alcuno», risponde Lapenna, «si tratta di una operazione estremamente conveniente per il Comune che, oltre ad acquisire un complesso sportivo, il quale resterà a disposizione della collettività e dei giovani, sbarra la strada a future speculazioni edilizie. Immaginate cosa potrebbe succedere se l’impianto venisse venduto all’asta ed acquistato da privati». Ma non si crea un precedente? Altre istituzioni religiose che in città gestiscono palestre e campi da tennis potrebbero bussare alle porte del Comune e chiedere aiuto, così come hanno fatto i Salesiani. In questo caso come si comporterà l’amministrazione? «Valuteremo le richieste e decideremo di volta in volta», è la risposta del sindaco.

L’impianto che si vuole acquisire al patrimonio pubblico è stato costruito grazie all’accensione di un mutuo di circa un milione e mezzo di euro messi a disposizione dal Credito sportivo. La Comunità salesiana, che da decenni porta avanti un’importante azione educativa tra i giovani, è riuscita a pagare le rate del mutuo (circa 140mila euro l’anno), fino al 2011. Con la crisi economica non è stato più possibile rispettare gli impegni con il rischio paventato dalla direzione dell’Opera salesiana di veder pignorato e messo all’asta l’impianto sportivo, come lo stesso direttore Francesco Pampinella ha rimarcato nella lettera inviata nelle scorse settimane al sindaco con la quale ufficializza la proposta: il Comune si accolli le rate di mutuo mancanti (oltre un milione di euro) in cambio della cessione del complesso sportivo, fiore all’occhiello dei Salesiani. Una richiesta d’aiuto in piena regola che l’amministrazione ha prontamente raccolto e che potrebbe andare a buon fine superando l’esame dell’aula.

Lapenna è convinto di incassare il via libera dell’assemblea civica.

Anna Bontempo

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