San Salvo, arriva il commissario
Scadono domani le dimissioni di Marchese. Maggioranza divisa
SAN SALVO. La consegna della Bandiera blu della Fee agli operatori turistici è stato probabilmente l'ultimo atto ufficiale compiuto dal sindaco Gabriele Marchese. Domani scade il tempo a disposizione del primo cittadino per la ripresentazione del bilancio e il ritiro delle dimissioni. «Non credo ci saranno novità, non vedo spiragli», è il telegrafico commento del primo cittadino.
Il sindaco non è riuscito a rimettere insieme i cocci della maggioranza e a ricompattarla.
Da domani il governo della città, salvo miracoli dell'ultim'ora, verrà affidato ad un commissario che avrà il compito di traghettare San Salvo fino alle elezioni amministrative della primavera del 2012. L'ipotesi di una giunta tecnica, formulata dallo stesso Marchese, non piace a nessuno.
E se il Psi è disposto a fare buon viso a cattivo gioco, al contrario l'Idv non accetta alcuna condizione. «Nel corso della riunione dell'esecutivo provinciale, l'Idv ha riconfermato piena fiducia al proprio rappresentante in giunta, Francesco Mazzaferro. Ogni altra soluzione, sia tecnica che politica che escluda Mazzaferro, è interpretata come ostativa alla presenza del partito come componente dell'attuale maggioranza. Se ciò dovesse palesarsi gli approfondimenti sulla questione saranno fatti con i cittadini il 27 e 28 agosto in piazza San Vitale", si legge in una nota diffusa dal partito di Antonio Di Pietro.
Ma a convincere Marchese a passare il testimone pare siano anche altri motivi: vecchie lacerazioni nel Pd e aspirazioni di singoli che da due anni hanno creato una profonda spaccatura nella maggioranza.
«Gli appelli alla responsabilità fatti da Marchese lasciano il tempo che trovano», incalzano i partiti che compongono l'opposizione di centrodestra, Pdl, la lista civica Insieme per San Salvo e la Destra, «i rappresentanti del Pd avrebbero dovuto lavorare con serietà subito dopo le elezioni, senza metterci nell'imbarazzo istituzionale, senza approvare nè il bilancio di previsione, nè quello consuntivo. L'ora della responsabilità è trascorsa. Ora è arrivata l'ora della verità», incalza la minoranza cosiliare.
«Comunque andrà continuerò a battermi per i valori per i quali ho sempre combattuto», dice con un tono rassegnato, ma al tempo stesso combattivo Marchese, «lavorerò per la città, come e più di prima».
Il sindaco non è riuscito a rimettere insieme i cocci della maggioranza e a ricompattarla.
Da domani il governo della città, salvo miracoli dell'ultim'ora, verrà affidato ad un commissario che avrà il compito di traghettare San Salvo fino alle elezioni amministrative della primavera del 2012. L'ipotesi di una giunta tecnica, formulata dallo stesso Marchese, non piace a nessuno.
E se il Psi è disposto a fare buon viso a cattivo gioco, al contrario l'Idv non accetta alcuna condizione. «Nel corso della riunione dell'esecutivo provinciale, l'Idv ha riconfermato piena fiducia al proprio rappresentante in giunta, Francesco Mazzaferro. Ogni altra soluzione, sia tecnica che politica che escluda Mazzaferro, è interpretata come ostativa alla presenza del partito come componente dell'attuale maggioranza. Se ciò dovesse palesarsi gli approfondimenti sulla questione saranno fatti con i cittadini il 27 e 28 agosto in piazza San Vitale", si legge in una nota diffusa dal partito di Antonio Di Pietro.
Ma a convincere Marchese a passare il testimone pare siano anche altri motivi: vecchie lacerazioni nel Pd e aspirazioni di singoli che da due anni hanno creato una profonda spaccatura nella maggioranza.
«Gli appelli alla responsabilità fatti da Marchese lasciano il tempo che trovano», incalzano i partiti che compongono l'opposizione di centrodestra, Pdl, la lista civica Insieme per San Salvo e la Destra, «i rappresentanti del Pd avrebbero dovuto lavorare con serietà subito dopo le elezioni, senza metterci nell'imbarazzo istituzionale, senza approvare nè il bilancio di previsione, nè quello consuntivo. L'ora della responsabilità è trascorsa. Ora è arrivata l'ora della verità», incalza la minoranza cosiliare.
«Comunque andrà continuerò a battermi per i valori per i quali ho sempre combattuto», dice con un tono rassegnato, ma al tempo stesso combattivo Marchese, «lavorerò per la città, come e più di prima».
© RIPRODUZIONE RISERVATA