San Salvo, via 750 lavoratori: stop di 4 giorni alla Pilkington
Ai dipendenti saranno applicati i contratti di solidarietà. La Rsa: "Cali di tensione energetica, danni agli impianti"
SAN SALVO. La crisi non dà tregua. Pilkington si prepara a una nuova lunga sosta. Il 24, 25, 26 e 27 febbraio quasi tutta la fabbrica si ferma. Ai lavoratori saranno applicati i contratti di solidarietà. L’industria deve gestire 600 esuberi. Almeno per altri cinque mesi Pilkington procederà con il freno a mano. La crisi ha paralizzato sia l’edilizia che il settore automotive. La situazione economica del gruppo Nippon Sheet Glass (Nsg) non fa dormire sonni tranquilli. Fino alla prossima estate Pilkington sarà costretta a ricorrere a dosi massicce di ammortizzatori sociali. I contratti di solidarietà restano l’unica medicina valida per salvare i livelli occupazionali. «Proprio perché il periodo attraversato è drammatico, è importante che le istituzioni abbiano maggiore attenzione su quest’area industriale. Acqua ma anche energia elettrica, servizi e strade sono necessari alle imprese per continuare a vivere», chiedono le Rsu aziendali. E oggi nel Vastese sono in programma assemblee e incontri salva-occupazione.
Il nuovo fermo. La congiuntura peggiora e il quadro economico delle aziende del Vastese è sempre più critico. La prossima settimana è in programma una nuova brusca frenata alla Pilkington, il colosso che fa da traino all’economia del comprensorio. Sono più di 750 i dipendenti che resteranno a casa con i contratti di solidarietà. Si fermano i lavoratori del reparto Accoppiati ma anche quelli del reparto Temperati e i dipendenti del Centro ricerche. Davanti a un quadro economico europeo a tinte fosche, la capogruppo Nippon Sheet Glass cerca di contenere i costi e utilizza gli ammortizzatori sociali. Sarà così per almeno altri sei mesi. Le richieste avanzate da Pilkington alle istituzioni per ridurre i costi e migliorare i servizi sono ancora in fase di analisi e valutazione. La politica abruzzese finisce nuovamente nel mirino di lavoratori e sindacati.
La protesta delle Rsa. «Meno male che almeno da qualche giorno i lavoratori non sono più costretti a lavarsi con la minerale. L’acqua è tornata ma resta il malumore. Non possiamo fare a meno di denunciare una pericolosa situazione di stallo», hanno scritto in un comunicato i rappresentanti sindacali della Pilkington insieme ai colleghi di tutte le aziende di Piana Sant’Angelo. «Da troppo tempo, ormai, aziende e lavoratori di questo territorio sono stati abbandonati. C’è un evidente peggioramento della distribuzione energetica con continui cali di tensione che non fanno altro che provocare danni agli impianti e disagi ai lavoratori».
Una settimana di vertenze. Il rallentamento dei colossi industriali provoca un inevitabile effetto domino. A catena rallenta tutto l’indotto. Contestualmente alla riduzione degli stipendi diminuiscono i consumi. Oggi è previsto un incontro fra sindacati e responsabili del gruppo Leclerc Conad per cercare una soluzione che eviti 150 esuberi su 388 lavoratori spalmati su dieci supermercati. E sempre oggi i sindacati nel corso di una assemblea cercheranno di spiegare il piano-salvezza ai dipendenti della Sider Vasto di Punta Penna. I dirigenti non intendono lasciare Vasto ma per rimanere a galla è necessario rinnovare impianti e produzione. I 55 dipendenti restano sulla graticola.
Paola Calvano
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