Sangritana: la metro al posto dei treni
L'ex tracciato in centro, il presidente: ci sono già stazioni e binari, pronti fra due anni
LANCIANO. La Sangritana è pronta a rientrare nel programma di integrato di intervento nel centro città. La storica società di trasporti regionale intende riqualificare le aree non più in esercizio partendo dalla vecchia stazione per arrivare fino a San Vito e Castelfrentano con una metropolitana di superficie. Il progetto è stato illustrato ai cinque sindaci interessati.
Dove non è riuscita l'amministrazione di Filippo Paolini (Pdl), potrebbe spuntarla quella di centrosinistra. Si tratta del progetto di riqualificazione di tre aree della città, tra cui l'ex calzificio Torrieri che confina con la Sangritana.
La società di trasporti regionale, guidata dal presidente Pasquale Di Nardo (coordinatore provinciale del Pdl), aveva bocciato nel 2009 l'operazione immobiliare proposta dall'allora giunta, per sostituire uffici, ferrovia e piazzale con altro cemento. La rimodulazione del progetto da parte della nuova amministrazione di centosinistra, però, offre spazio per rivedere i programmi su un'area strategica della città.
È stata la stessa Sangritana a presentare in Comune un progetto di riqualificazione. Di qui è nata la firma di un protocollo d'intesa che vede la vecchia stazione Sangritana fulcro di un'area completamente riqualificata con biglietteria e agenzia viaggi, parcheggio sotterraneo, locali commerciali, un museo e un archivio storico.
I lavori di riqualificazione della zona, compresa tra i viali Delle Rose, via Del Mancino e via Dalmazia, sono già iniziati. Entro gennaio al posto della vecchia officina dovrebbe già sorgere un museo dei treni.
Ma c'è di più nei piani della Sangritana. Sarà presentato nelle prossime settimane alla cittadinanza il progetto per una metropolitana di superficie che parte dalla stazione di Crocetta per arrivare fino a San Vito marina, sfruttando il tracciato ferroviario in disuso. Il piano è stato sottoposto all'assessore regionale ai trasporti, Giandonato Morra, e illustrato ai sindaci di Treglio, San Vito, Rocca San Giovanni e Castel Frentano.
«Plaudiamo con piacere alla disponibilità dimostrata sia dai sindaci del comprensorio, che da quello di Lanciano», sottolinea il presidente della Sangritana, Di Nardo, «abbiamo studiato un progetto per la mobilità sostenibile dell'intero comprensorio. Ci sono già tutti i presupposti per trasformare, nell'arco di circa due anni, le infrastrutture presenti da ferroviarie a tranviarie».
Il vantaggio è che il costo dell'operazione sarebbe addirittura inferiore ad una eventuale dismissione delle linee già presenti.
Il tram, cosiddetto leggero, si inserirebbe in un progetto di mobilità che si interseca con le linee urbane su gomma presenti sul territorio. Le fermate della metropolitana, inoltre, saranno previste a seconda delle esigenze nei punti di maggiore fruibilità.
Dove non è riuscita l'amministrazione di Filippo Paolini (Pdl), potrebbe spuntarla quella di centrosinistra. Si tratta del progetto di riqualificazione di tre aree della città, tra cui l'ex calzificio Torrieri che confina con la Sangritana.
La società di trasporti regionale, guidata dal presidente Pasquale Di Nardo (coordinatore provinciale del Pdl), aveva bocciato nel 2009 l'operazione immobiliare proposta dall'allora giunta, per sostituire uffici, ferrovia e piazzale con altro cemento. La rimodulazione del progetto da parte della nuova amministrazione di centosinistra, però, offre spazio per rivedere i programmi su un'area strategica della città.
È stata la stessa Sangritana a presentare in Comune un progetto di riqualificazione. Di qui è nata la firma di un protocollo d'intesa che vede la vecchia stazione Sangritana fulcro di un'area completamente riqualificata con biglietteria e agenzia viaggi, parcheggio sotterraneo, locali commerciali, un museo e un archivio storico.
I lavori di riqualificazione della zona, compresa tra i viali Delle Rose, via Del Mancino e via Dalmazia, sono già iniziati. Entro gennaio al posto della vecchia officina dovrebbe già sorgere un museo dei treni.
Ma c'è di più nei piani della Sangritana. Sarà presentato nelle prossime settimane alla cittadinanza il progetto per una metropolitana di superficie che parte dalla stazione di Crocetta per arrivare fino a San Vito marina, sfruttando il tracciato ferroviario in disuso. Il piano è stato sottoposto all'assessore regionale ai trasporti, Giandonato Morra, e illustrato ai sindaci di Treglio, San Vito, Rocca San Giovanni e Castel Frentano.
«Plaudiamo con piacere alla disponibilità dimostrata sia dai sindaci del comprensorio, che da quello di Lanciano», sottolinea il presidente della Sangritana, Di Nardo, «abbiamo studiato un progetto per la mobilità sostenibile dell'intero comprensorio. Ci sono già tutti i presupposti per trasformare, nell'arco di circa due anni, le infrastrutture presenti da ferroviarie a tranviarie».
Il vantaggio è che il costo dell'operazione sarebbe addirittura inferiore ad una eventuale dismissione delle linee già presenti.
Il tram, cosiddetto leggero, si inserirebbe in un progetto di mobilità che si interseca con le linee urbane su gomma presenti sul territorio. Le fermate della metropolitana, inoltre, saranno previste a seconda delle esigenze nei punti di maggiore fruibilità.
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