Sanità, l’ospedale di Lanciano va in ferie fermi per 33 giorni gli esami ecodoppler
È l’ambulatorio con i tempi di attesa più lunghi: 16 mesi disagi per chi porta il vitto con i carrelli spinti in salita
LANCIANO. Ambulatori chiusi per ferie, reparti da spostare, cartellini marcatempo da acquistare e le proteste degli ausiliari addetti al trasporto del vitto. L’ospedale Renzetti si appresta a vivere nuovi cambiamenti, oltre che nuove proteste.
Gli ambulatori. È chiuso da oggi e fino al 18 agosto l’ambulatorio dell’ecodoppler, l’esame che analizza la funzionalità di vene e arterie. Una notizia che lascia di stucco visto che è l’esame più richiesto in azienda e quello con i tempi di attesa maggiori: 16 mesi. Nonostante le attese bibliche la chiusura è per consentire al personale, carente, di usufruire delle ferie. È sempre per il riposo estivo che chiuderà, nei primi di agosto, anche l’ambulatorio di cardiologia, mentre gli interventi chirurgici programmati sono stati ridotti del 30 per cento. Altra scelta contestata dagli utenti visto che le attese per gli interventi programmati sono di un anno.
La riabilitazione. A porre invece l’accento sui reparti e sugli aspetti contrattuali è il Nursing up, sindacato degli infermieri, dopo l’incontro con il direttore generale della Asl, Francesco Zavattaro. «Il manager ha assicurato che a breve ci sarà il trasferimento del reparto di riabilitazione dal Renzetti all’ospedale di Atessa», affermano le Rsu, «con 19 posti letto invece degli 8 attuali. Il personale seguirà il reparto». Il problema è cosa significa “a breve”. Il trasferimento della riabilitazione al San Camillo di Atessa è atteso dal 1° settembre 2010, da quanto è stato chiuso il presidio di Casoli, dove c’erano lungodegenza e riabilitazione. Per inefficienze, ritardi e lavori da effettuare ad Atessa, i reparti sono stati spostati a Lanciano facendo collassare il Renzetti in particolare la geriatria. Le difficoltà in geriatria e riabilitazione continuano e il problema è sapere fino a quando. La risposta della Asl “a breve” non soddisfa il sindacato visto che al San Camillo non solo ancora non partono i lavori per realizzare il reparto e la palestra, ma non sono stati ancora stanziati i fondi per effettuarli.
I cartellini. Notizie positive invece per 1.100 dipendenti degli ospedali di Lanciano, Casoli e Atessa arrivano sotto l’ aspetti contrattuale, in particolare dagli incentivi, che saranno pagati tra luglio e settembre, e i marcatempo. «La Asl», afferma il Nursing up, «ha avviato l’appalto per l’acquisto dei nuovi marcatempo per il presidio di Lanciano, e da agosto ciascun dipendente potrà visualizzare le proprie buste paga e i cartellini on line». Da gennaio a oggi, infatti, i lavoratori non essendo più in possesso del cartellino marcatempo, non potevano documentare la propria presenza in servizio, verificare le buste paga, gli orari, i recuperi. Molti stipendi sono arrivati senza straordinari, con la paga base.
Protesta carelli. Monta invece la protesta degli ausiliari che trasportano il vitto in ginecologia, pediatria, Utic e ortopedia. Chiedono alla Asl di alleggerire i carrelli con un motorino elettrico: il percorso che fanno è il salita tra tubi e cavi elettrici aperti. La direzione sanitaria ha proposto un percorso alternativo, davanti alle sale operatorie, ma c'è un ostacolo insormontabile: il pavimento. Spaccato e sollevato, il pavimento non permette al carrello di scorrere.
Teresa Di Rocco
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