Santa Maria Imbaro, picchiati e rapinati in casa al rientro da lavoro
Massimiliano Delle Vigne e la moglie colpiti con una mazza di ferro da 5-6 persone: feriti e sotto choc danno l’allarme
SANTA MARIA IMBARO. Rapina in villa a Santa Maria Imbaro. Hanno atteso che i proprietari rientrassero dal lavoro e li hanno aggrediti. Un colpo in testa, probabilmente con una mazza di ferro, a Massimiliano Delle Vigne, molto conosciuto in quanto titolare del negozio di ferramenta “Tommaso Delle Vigne”, e un colpo alla moglie. I due sono stati trasportati, feriti e comprensibilmente sotto shock, da un’ambulanza del 118 all’ospedale Renzetti di Lanciano per accertamenti. Non sono gravi.
Serata da incubo per i coniugi Delle Vigne, che abitano lungo via Provinciale per Rocca, in località Ponticelli, a Santa Maria Imbaro. Tornati come ogni sera da lavoro, attorno alle 20,30, moglie e marito sono stati aggrediti da almeno 5-6 uomini, che li attendevano al buio in casa. La banda, composta da malviventi esperti e senza scrupoli, è riuscita ad introdursi nella bella villa in campagna, scavalcando probabilmente il recinto fatto in parte da una rete metallica verde. Poi hanno addormentato i due cani che girano nel giardino davanti alla casa, nascosta alla vista perché davanti ha un grande giardino e un viale alberato. E si trova in una stradina di campagna piena di buche, priva di illuminazione e dove ci sono poche altre abitazioni. Al buio, infatti, è difficilissimo vedere le persone, figurarsi dei ladri che si sono ovviamente nascosti. Nella casa era, però, scattato l’allarme, come confermano anche i vicini. «Abbiamo sentito suonare l’allarme», dicono spaventati e preoccupati per i coniugi Delle Vigne, «ma suona spesso quando Massimiliano rientra. All’inizio non ci abbiamo fatto caso, ma poi è diventato insistente, non si spegneva e abbiamo sentito un colpo, come di arma da fuoco. Poi abbiamo visto passare ambulanza e carabinieri. È un incubo, non si può stare tranquilli in casa propria». Alcuni raccontano di aver trovato tempo prima la rete del recinto della propria casa rotto, fatto che era stato attribuito ai cinghiali che imperversano nella zona. Anche la rete della casa dei Delle Vigne era piegata accanto all’enorme cancello. Una recinzione non difficile da scavalcare per i ladri, che pare fossero 5 o 6. Una banda che ha studiato il colpo, la zona, la possibilità di fuggire per le campagne o lungo la Provinciale. A ricostruire i fatti, la violenta rapina, sono i carabinieri di Fossacesia, intervenuti per primi sul posto, assieme ai militari del nucleo operativo di Ortona guidati dal maggiore Roberto Ragucci, arrivato anche lui alla villa che ha un portico sulla destra dal quale i ladri sono potuti entrare in casa. A chiamare aiuto è stata la moglie di Massimiliano, lievemente ferito alla testa: molto probabilmente è stato colpito con un bastone. Il colpo sentito dai vicini, invece, sarebbe stato sparato in aria per fare ancora più paura. Mentre andiamo in stampa sono ancora in corso i rilievi dei carabinieri, alla ricerca di impronte e indizi che possano aiutare nell’indagine che si preannuncia assai delicata. In villa sono arrivati alcuni familiari della coppia e il sindaco Maria Giulia Di Nunzio. Si cerca di fare anche un piccolo inventario degli oggetti, per capire cosa sia stato rubato in una rapina che poteva finire in tragedia.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Serata da incubo per i coniugi Delle Vigne, che abitano lungo via Provinciale per Rocca, in località Ponticelli, a Santa Maria Imbaro. Tornati come ogni sera da lavoro, attorno alle 20,30, moglie e marito sono stati aggrediti da almeno 5-6 uomini, che li attendevano al buio in casa. La banda, composta da malviventi esperti e senza scrupoli, è riuscita ad introdursi nella bella villa in campagna, scavalcando probabilmente il recinto fatto in parte da una rete metallica verde. Poi hanno addormentato i due cani che girano nel giardino davanti alla casa, nascosta alla vista perché davanti ha un grande giardino e un viale alberato. E si trova in una stradina di campagna piena di buche, priva di illuminazione e dove ci sono poche altre abitazioni. Al buio, infatti, è difficilissimo vedere le persone, figurarsi dei ladri che si sono ovviamente nascosti. Nella casa era, però, scattato l’allarme, come confermano anche i vicini. «Abbiamo sentito suonare l’allarme», dicono spaventati e preoccupati per i coniugi Delle Vigne, «ma suona spesso quando Massimiliano rientra. All’inizio non ci abbiamo fatto caso, ma poi è diventato insistente, non si spegneva e abbiamo sentito un colpo, come di arma da fuoco. Poi abbiamo visto passare ambulanza e carabinieri. È un incubo, non si può stare tranquilli in casa propria». Alcuni raccontano di aver trovato tempo prima la rete del recinto della propria casa rotto, fatto che era stato attribuito ai cinghiali che imperversano nella zona. Anche la rete della casa dei Delle Vigne era piegata accanto all’enorme cancello. Una recinzione non difficile da scavalcare per i ladri, che pare fossero 5 o 6. Una banda che ha studiato il colpo, la zona, la possibilità di fuggire per le campagne o lungo la Provinciale. A ricostruire i fatti, la violenta rapina, sono i carabinieri di Fossacesia, intervenuti per primi sul posto, assieme ai militari del nucleo operativo di Ortona guidati dal maggiore Roberto Ragucci, arrivato anche lui alla villa che ha un portico sulla destra dal quale i ladri sono potuti entrare in casa. A chiamare aiuto è stata la moglie di Massimiliano, lievemente ferito alla testa: molto probabilmente è stato colpito con un bastone. Il colpo sentito dai vicini, invece, sarebbe stato sparato in aria per fare ancora più paura. Mentre andiamo in stampa sono ancora in corso i rilievi dei carabinieri, alla ricerca di impronte e indizi che possano aiutare nell’indagine che si preannuncia assai delicata. In villa sono arrivati alcuni familiari della coppia e il sindaco Maria Giulia Di Nunzio. Si cerca di fare anche un piccolo inventario degli oggetti, per capire cosa sia stato rubato in una rapina che poteva finire in tragedia.
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