Sasi, lotta ai 20mila evasori per diminuire il costo dell'acqua

Ecco la strategia del neo presidente della Sasi di Lanciano, Domenico Scutti, per far abbassare il costo delle bollette

LANCIANO. Lotta ai 20mila morosi che da sei anni non pagano le bollette dell'acqua, per complessivi 10 milioni di euro: la dichiara la Sasi, società che gestisce il ciclo idrico integrato e annuncia, da quest'anno, che gli edifici pubblici dovranno avere i contatori: sono i passaggi salienti della conferenza stampa del neo presidente della Sasi di Lanciano, Domenico Scutti, con il vice, Vincenzo Palmerio, e il membro del cda, Antonio di Vito.

"Nostri obiettivi - ha detto Scutti - sono sanare i conti in rosso attraverso una riorganizzazione interna del lavoro e un piano economico finanziario triennale; evitare la privatizzazione puntando sulla gestione idrica integrata in house, ovvero pubblica. Poi, per venire incontro ai cittadini, le bollette saranno trimestrali, così gli importi diminuiranno".

Per ottimizzare la gestione la Sasi punterà sull'innovazione tecnica, con un sistema di telecontrollo degli impianti. La Sasi conta 92 Comuni allacciati in rete, di cui 74 serviti direttamente: 280 mila abitanti per un totale di 150 mila utenze effettive. Le sorgenti sono 100 e 60 gli impianti di potabilizzazione, la rete idrica complessiva è di 7.700 chilometri, con 430 serbatoi idrici, 141 impianti di depurazione, 115 impianti di sollevamento fognario e 359 fosse Imhoff.

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