Scala mobile, ferma una rampa
Tornano i disagi per i cittadini, Colantonio assicura: stop fisiologico
CHIETI. Non c'è pace per la scala mobile che collega il terminal dei bus al centro della città. A pochi giorni dalla riapertura, l'impianto torna a funzionare a singhiozzo. Ieri la prima rampa a salire è rimasta chiusa per diverse ore della mattinata, creando disagi a chi aveva sperato di poter tornare a frequentare il centro storico in maniera agevole e riposante.
Continua anche a gocciolare il soffitto in alcuni punti. La pioggia filtra, formando pozzanghere sui gradini di metallo delle rampa pedonale fissa. L'assessore ai Lavori pubblici Mario Colantonio spiega il fermo con normali operazioni di rodaggio della macchina e invita a un maggior rispetto della struttura. «Nelle ore di punta soprattutto i ragazzi azionano spesso i pulsanti di sicurezza», dice l'assessore comunale ai lavori pubblici, «le rampe così si fermano e l'operatore dalla cabina di controllo deve andare di volta in volta a sbloccarle».
«Metteremo un operatore fisso in prossimità dei pulsanti nelle ore di punta» continua l'esponente della giunat Di Primio.
Il vice presidente del consiglio comunale, Alessandro Marzoli, Pd, dopo aver constatato di persona sia il fermo che le infiltrazioni d'acqua piovana, annuncia un intervento in consiglio comunale. «La scala mobile», osserva Marzoli, «presenta da anni problemi e carenze di cui siamo a conoscenza, ma è inaccettabile che dopo centinaia di migliaia di euro spese per l'ammodernamento e tanti mesi di stop forzato ci si trovi a non poter utilizzare l'impianto in efficienza e che addirittura piova all'interno. Nella mattinata di domani interesserò il consiglio comunale del problema».
«È indispensabile» prosegue «che la giunta intervenga immediatamente, per porre rimedio all'assurda situazione che si è verificata oggi (ieri per chi legge)».
L'assessore Colantonio minimizza e parla di normali operazioni di rodaggio. «Nei primi 45 giorni di funzionamento», dice l'assessore, «la scala mobile è soggetta a verifiche quotidiane. La ditta Kone con propri tecnici incaricati deve fare le opportune registrazioni. Se ci sono interventi grossi da fare, li esegue di notte».
Non potevate aspettare che tutto fosse rodato, prima di riaprire in pompa magna la struttura è la domanda: «Non è possibile», risponde Colantonio, «sono registrazioni comunque legate al ritorno della funzionalità per il pubblico». Dunque non possono ancora avere una ricaduta reale piena sulla qualità di vita dei teatini i 470 mila euro spesi per far ripartire la scala mobile, ferma da circa un anno e mezzo.
Continua anche a gocciolare il soffitto in alcuni punti. La pioggia filtra, formando pozzanghere sui gradini di metallo delle rampa pedonale fissa. L'assessore ai Lavori pubblici Mario Colantonio spiega il fermo con normali operazioni di rodaggio della macchina e invita a un maggior rispetto della struttura. «Nelle ore di punta soprattutto i ragazzi azionano spesso i pulsanti di sicurezza», dice l'assessore comunale ai lavori pubblici, «le rampe così si fermano e l'operatore dalla cabina di controllo deve andare di volta in volta a sbloccarle».
«Metteremo un operatore fisso in prossimità dei pulsanti nelle ore di punta» continua l'esponente della giunat Di Primio.
Il vice presidente del consiglio comunale, Alessandro Marzoli, Pd, dopo aver constatato di persona sia il fermo che le infiltrazioni d'acqua piovana, annuncia un intervento in consiglio comunale. «La scala mobile», osserva Marzoli, «presenta da anni problemi e carenze di cui siamo a conoscenza, ma è inaccettabile che dopo centinaia di migliaia di euro spese per l'ammodernamento e tanti mesi di stop forzato ci si trovi a non poter utilizzare l'impianto in efficienza e che addirittura piova all'interno. Nella mattinata di domani interesserò il consiglio comunale del problema».
«È indispensabile» prosegue «che la giunta intervenga immediatamente, per porre rimedio all'assurda situazione che si è verificata oggi (ieri per chi legge)».
L'assessore Colantonio minimizza e parla di normali operazioni di rodaggio. «Nei primi 45 giorni di funzionamento», dice l'assessore, «la scala mobile è soggetta a verifiche quotidiane. La ditta Kone con propri tecnici incaricati deve fare le opportune registrazioni. Se ci sono interventi grossi da fare, li esegue di notte».
Non potevate aspettare che tutto fosse rodato, prima di riaprire in pompa magna la struttura è la domanda: «Non è possibile», risponde Colantonio, «sono registrazioni comunque legate al ritorno della funzionalità per il pubblico». Dunque non possono ancora avere una ricaduta reale piena sulla qualità di vita dei teatini i 470 mila euro spesi per far ripartire la scala mobile, ferma da circa un anno e mezzo.
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