Scarcerato il gestore del club privè Lulù

Favoreggiamento della prostituzione: il Riesame manda a casa Bomba

VASTO. Nunzio Bomba, 33 anni, di Castel Frentano, l'ex gestore del privè Lulù, accusato dai carabinieri di favorire la prostituzione nel club di corso Mazzini, è tornato in libertà. Il tribunale del Riesame al quale si erano appellati i sui avvocati, Alessandro Orlando e Antonio Ottaviano, hanno ritenuto insussistenti gli indizi di colpevolezza. Per lo stesso motivo sono stati scarcerati Giuseppe Filippetti, 55 anni, di Roma coordinatore del circolo, rinchiuso nella casa circondarile di Agrigento, e Giancarlo Piva, 56 anni, di Cisterna di Latina, in cella a Latina, indicato dagli investigatori come presunto procacciatore di donne e clienti. 

«In realtà nessuno dei tre ha mai procacciato niente», dice l'avvocato Orlando. «Bomba, ha trascorso 26 giorni in carcere senza avere fatto nulla di illegale. Lui gestiva un circolo privato in cui erano i clienti ad organizzare serate e giochi a tema. Tutto naturalmente lecito», afferma il legale.  Bomba ha lasciato il carcere di Villa Stanazzo nella tarda mattinata di ieri.

Chi lo conosce assicura che è molto provato. «Perché Bomba è persona perbene, incensurata e che non ha in alcun modo favorito la prostituzione», dice l'avvocato Orlando.  Subito dopo l'arresto si è dimesso dal club e ha riconsegnato al proprietario dell'appartamento di corso Mazzini le chiavi di casa. «Il mio cliente ora chiede di tornare a lavorare, come ha sempre fatto, in Val di Sangro in serenità», afferma il difensore. E sulla carcerazione di Bomba, Filippetti e Piva oggi dovrebbe pronunciarsi anche il tribunale di Vasto. (p.c.)

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