CHIETI
Scarichi abusivi in un autolavaggio: tubi collegati ai servizi igienici
Denunciato il titolare. Operazione dei carabinieri forestali con l'ausilio dei dipendenti dell'Aca
CHIETI. Titolare di un autolavaggio sorpreso dai carabinieri a scaricare abusivamente i reflui industriali nella rete fognaria. E' successo a Chieti. L'ispezione dei serbatoi, disposta dalla procura della Repubblica di Chieti a seguito di un'attività d'indagine, è stata portata avanti dai militari del Nucleo di polizia ambientale agroalimentare e forestale con il personale dell'Aca (l'azienda consortile acquedottistica) all'interno della ditta.
In una nota, firmata dal comandante dei carabinieri forestali Tiziana Altea, si parla di "un ingegnoso sistema che consentiva di bypassare il sistema di filtraggio dei reflui, scaricandoli abusivamente all’interno della rete fognaria". L’utilizzo di un tracciante da parte dei militari ha evidenziato il percorso seguito dal refluo, consentendo di accertare l’illecito. Come specificato dai militari, infatti, l’artificioso sistema di convogliamento delle acque era assicurato mediante l’installazione di un tubo all’interno della cisterna, abusivamente collegato alla rete degli scarichi dei servizi igienici adiacenti.
I militari del Nucleo investigativo hanno sequestrato lo scarico abusivo, sigillando la relativa conduttura. L’autolavaggio non è stato sequestrato poiché, come specificato dalle forze dell'ordine, la ditta è fornita di apposito impianto di depurazione e recupero delle acque. All’indagato è stata contestata l’apertura di scarichi industriali non autorizzati, per cui è previsto l'arresto da due mesi a due anni o l'ammenda da 1.500 euro a 10mila euro per la violazione del codice dell’ambiente.