Schianto in moto, muore un operaio

La vittima, di Giuliano Teatino, aveva 31 anni. Grave l’amico

MIGLIANICO. A bordo della sua moto, una Suzuki 600, aveva appena finito di sorpassare un’auto, ma alla curva non è riuscito a sterzare. Il bolide è andato dritto finendo contro il muro di una villa. Massimo Torrente, 31 anni, di Giuliano Teatino, è morto al policlinico di Chieti, mentre l’amico che viaggiava con lui, Davide Minicucci, 40 anni, di Canosa Sannita, è ricoverato a Pescara in gravi condizioni. L’incidente è accaduto ieri, poco prima delle 18, a Miglianico, nei pressi del Golf club. I due amici stavano percorrendo una scorciatoia, stradina in salita che conduce velocemente in paese. La dinamica è tutta da ricostruire. Dalle prime sommarie indagini dei carabinieri della compagnia di Ortona, al comando del capitano Gianfilippo Manconi, risulta che Massimo Torrente avesse appena sorpassato una macchina. Ma di fronte alla curva che si è presentata dopo qualche metro, il centauro non è riuscito a sterzare.

Anche se in quel momento non pioveva, la strada si presentava comunque abbastanza viscida, (dopo l’incidente le strisce di frenata apparivano chiare). La Suzuki è andata dritta schiantandosi contro il muro di una villa, formato di ciottoli. Il bolide prima si è puntato contro il muretto di cinta, facendo balzare dal sellino Davide Minicucci che era dietro, eppoi è ricaduto pesantemente sul conducente. I carabinieri, durante i rilievi, hanno trovato soltanto un casco, particolare che fa pensare che uno dei due non lo indossasse. Sul posto sono arrivati i soccorritori del «118» di Francavilla. Giunti rapidamente sul posto, gli operatori hanno tentato di stabilizzare il più grave, Torrente, lo hanno quindi caricato sull’ambulanza alla volta del policlinico di Colle dell’Ara, dove il giovane è però giunto senza vita. Intanto gli stessi soccorritori hanno chiesto l’intervento dell’elisoccorso per Minicucci anche lui in condizioni molto critiche.

Il 40enne di Canosa Sannita è stato infatti ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Spirito Santo di Pescara. La prognosi è naturalmente riservata. Sull’incidente la procura di Chieti, dopo la relazione dei carabinieri, ha aperto una inchiesta. Evidentemente il magistrato vuole accertarsi se il conducente si è sentito male prima dell’impatto. La notizia della morte di Torrente è arrivata nel giro di qualche ora nel paese di origine, Giuliano Teatino, dove vivono i fratelli Renzo e Pino, il maggiore. Massimo era il mezzano e da qualche tempo risiedeva a Tollo, dove faceva l’operaio, anche se non sempre in modo continuativo. Padre di un bambino di 9 anni, era separato dalla moglie. «Sono veramente colpita dalla morte di un giovane che conoscevo bene», dice il sindaco Dora Di Ciano, «anche se da qualche tempo non lo vedevo più in paese. Davvero una triste notizia per Giuliano», conclude commossa.

Per i funerali dovrà attendersi il placet della procura che con ogni probabilità chiederà autopsia. Le esequie potrebbero celebrarsi al più tardi domani, nella chiesa di Santa Maria Assunta, officiati dal parroco Rocco Calabrese. Anche Davide Minicucci è molto conosciuto in paese. All’amico deceduto è in qualche modo legato da una vita abbastanza simile, piena di difficoltà e ostacoli. Con una occupazione non fissa, si arrangia come imbianchino quando lo chiamano per un lavoro. L’uomo è ferito in più punti e ha anche un trauma cranico. I medici si sono riservati la prognosi.

(k.g.)