Sciolta la riserva su Teateservizi  I parcheggi tornano al Comune 

Il curatore fallimentare non richiede al tribunale l’esercizio provvisorio per la gestione delle strisce blu «Non producono utili, come alternativa ho individuato delle società che se ne potrebbero occupare»

CHIETI. La gestione dei parcheggi a pagamento della città torna nelle mani del Comune: il servizio che frutta alle casse in rosso circa 850mila euro l’anno sarà quindi internalizzato. Nelle prossime ore, il curatore fallimentare, l’avvocato Guglielmo Flacco, comunicherà al sindaco Diego Ferrara e agli uffici comunali la sua decisione: «Le strisce blu non potranno essere inserite nell’esercizio provvisorio», annuncia l’avvocato al Centro, «perché non portano utili, o comunque in misura risicata, e ciò non andrebbe a giustificare la richiesta di esercizio provvisorio». E la palla passa ora nelle mani del Comune che, stando all’ultima nota del sindaco, è intenzionato a internalizzare il servizio e, soprattutto, a riassorbire tutti i parcheggiatori.
la decisione del CURATORELa decisione del curatore arriva a quasi un mese dal fallimento della Teateservizi: Flacco ha passato al setaccio i libri contabili che l’ex liquidatore della società, Luca Di Iorio, gli ha consegnato qualche ora dopo la pubblicazione della sentenza. «Ho approfondito i numeri e i conti relativi ai parcheggi», dice, «ed è certa la risoluzione del contratto». In poche parole, per i parcheggi non sarà chiesto l’esercizio provvisorio. «La decisione la comunicherò a breve al Comune», aggiunge l’avvocato che rivolge l’attenzione agli otto parcheggiatori a contratto interinale. «Sto cercando di trovare una soluzione per gli impiegati», continua, «in alternativa, ho preso contatti con alcune società che sarebbero interessate a prendere i parcheggi nelle more della gara europea e che possono garantire e stabilizzare i posti di lavoro».
I PARCHEGGI IN CITTà Fino al 21 febbraio scorso, data in cui il tribunale di Chieti ha dichiarato il fallimento della municipalizzata, Teateservizi gestiva e controllava centinaia di strisce blu sia a raso che coperti. I parcheggi coperti sono il multipiano di via Papa Giovanni XXIII, con i suoi 150 posti a pagamento, il parcheggio Pierantoni con i suoi 173 posti solo per abbonati, e il seminterrato del Terminal bus, con i suoi 64 posti. A questi si aggiungono le tradizionali strisce blu a raso posizionate in tutta la città, dal Colle allo Scalo. Questi sono i posti auto a pagamento che prima del 30 aprile, data di scadenza del contratto tra Comune e Teateservizi, torneranno a essere gestiti dall’ente.
Il comuneSfumata l’ipotesi dell’esercizio provvisorio per i parcheggi, entra in azione il piano B che il Comune aveva annunciato subito dopo il tavolo con la prefettura. «Ci teniamo pronti a un’eventuale reinternalizzazione dei parcheggi, che potrebbe essere imminente se il curatore non la inserirà nella richiesta di esercizio provvisorio», aveva scritto il sindaco qualche giorno fa, «in tal caso il Comune si sostituirà alla Teateservizi e potremo riassorbire tutti i lavoratori attraverso la società interinale, come avvenuto per i cimiteri, e gestire i rapporti con le società che si occupano della raccolta dei soldi dai parcometri e di guardiania». Così, per l’ente in dissesto economico sarebbero due le attività ex Teateservizi internalizzate: dal primo luglio 2023, infatti, il Comune si occupa direttamente anche di istanze, volture, lampade votive e pagamenti che riguardano il cimitero. Rimane ancora da sciogliere il nodo sulla riscossione delle tasse, servizio per cui Flacco potrebbe a giorni chiedere l’esercizio provvisorio. La riserva potrebbe essere sciolta in settimana.
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