l’ex partito
Scissione Pdl Gli esponenti della città ancora indecisi
LANCIANO. Il Pdl frentano resta alla finestra dopo la scissione del partito. Berlusconi ha rifondato Forza Italia e Alfano ha dato vita al Nuovo Centrodestra, ma gli esponenti locali non si sono...
LANCIANO. Il Pdl frentano resta alla finestra dopo la scissione del partito. Berlusconi ha rifondato Forza Italia e Alfano ha dato vita al Nuovo Centrodestra, ma gli esponenti locali non si sono schierati. Non si espongono i consiglieri comunali Manlio D’Ortona e Luciano Bisbano che dovranno cambiar nome al gruppo. Il presidente della commissione bilancio della Regione, Emilio Nasuti, dovrebbe confluire nella rinata Fi. Non entra nel merito neanche il presidente della Sangritana, Pasquale Di Nardo, ex vicecoordinatore provinciale: «Quando ci si divide non c’è mai nulla di cui gioire. Provenendo dal Partito liberale ho aderito a Forza Italia dalla sua nascita, nel 1994, quando molti protagonisti della politica di allora e di oggi la deridevano. Nel congresso provinciale del Pdl, poi, attraverso la mozione “democrazia liberale”, io e i miei amici abbiamo chiesto una maggiore partecipazione alle scelte e il ricorso alle primarie. Adesso la scissione, anche se forti cambiamenti sono in atto in molti partiti. Vedremo come tutto ciò si tradurrà sul territorio, per troppo tempo ignorato dalla politica».
«È una scelta molto “romana”, i livelli locali non sono stati coinvolti», commenta il coordinatore cittadino del Pdl, Filippo Paolini, «non vedo grandi differenze tra i due gruppi, ma solo personalismi. Sono nato politicamente in Fi nel 2001, mi vedrei a continuare in questa realtà, ma ho buoni rapporti anche con Quagliariello. A Lanciano il Pdl è fermo da mesi, in tanti mi chiamano, ma serve un confronto dei vertici abruzzesi con la base per capire come muoverci. L’Abruzzo ha urgenza di chiarimenti: ad anno nuovo si vota per le regionali». (s.so.)
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